Carnevale, Pulcinella la maschera e le sue leggende. Le origini della maschera più conosciuta di Napoli.
Carnevale Pulcinella la maschera e le sue leggende
Pulcinella è uno dei personaggi più rappresentativi del capoluogo campano. Sul viso indossa una maschera che gli copre soltanto la parte superiore del volto ed è caratterizzata da un naso piuttosto adunco. Il travestimento è piuttosto semplice: pantaloni bianchi ed una camicia dello stesso colore. Sul capo porta un berretto.
Le leggende su Pulcinella sono svariate. Secondo alcune tesi, il suo nome risale al termine pulcinello, ossia un piccolo pulcino; si spiegherebbe così la tipica forma del naso.
Invece, altri sostengono che la maschera sia un omaggio ad un contadino di Acerra, Puccio D’Aniello. Un giorno, al suo paese giunge una comitiva di attore girovaghi e Puccio avrebbe deciso di unirsi a loro. La parola Pulcinella sarebbe una corruzione del suo nome, Puccio D’Aniello.
Una teoria fa risalire la maschera partenopea alle antiche commedie romane e, nello specifico, a Maccus, un individuo di scarsa intelligenza e perennemente nei guai.
Nei secoli la figura di Pulcinella si è cristallizzati in alcuni tratti caratteriali come l’essere sempre affamato ed essere capace di cavarsela sempre. E’ un personaggio allegro, dotato di una certa astuzia, chiacchierone e pigro.
Altre maschere napoletane sono Scaramuccia, Tartaglia.
I festeggiamenti del carnevale a Napoli
Le tradizioni carnevalesche di Napoli sono molto caratteristiche.
Un evento tipico, che si ritrova anche in altre città, è il funerale di re Carnevale. Il martedì grasso, ultimo giorno di festeggiamenti, si accompagna il corteo funebre per le vie della città.
A Napoli, durante i giorni più pazzi dell’anno non possono mancare alcune leccornie come, per esempio, le lasagne e le polpette al sugo.
Un dolce molto antico è il sanguinaccio. In passato, l’ingrediente principale era il sangue di maiale, cotto e zuccherato che oggi è sostituito dal cioccolato. E’ una sorta di crema aromatizzata con cannella ed altre spezie.
Solitamente, si serve con le chiacchiere o con altre frittelle dolci.
