Sostegno al Marocco. La Banca Mondiale e il FMI mantengono assemblea annuale a Marrakech
La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno confermato, in coordinamento con le autorità marocchine, l’intenzione di mantenere gli incontri annuali inizialmente previsti dal 9 al 15 ottobre a Marrakech, come annunciato in una dichiarazione congiunta pubblicata a Washington ieri.
È la prima volta in 50 anni che queste Assemblee si tengono nel continente africano.
In questo periodo particolarmente difficile, i responsabili della Banca Mondiale, Ajay Banga, del FMI, Kristalina Georgieva, nonché il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Nadia Fettah Alaoui del Regno del Marocco, ritengono che gli incontri annuali offrano un’opportunità unica alla comunità internazionale di esprimere il suo sostegno al Marocco e alla sua popolazione, che sta dimostrando grande resilienza di fronte alla tragedia causata dal terremoto che ha colpito nella notte dell’8 settembre la regione di Al Haouz.
“Dopo il devastante terremoto che ha colpito il Marocco l’8 settembre, i servizi della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale hanno effettuato, in stretto coordinamento con le autorità marocchine e un team di esperti, una valutazione approfondita della capacità di Marrakech di ospitare le Assemblee annuali del 2023”, precisa la stessa fonte.
Tale valutazione consisteva principalmente la garanzia dello svolgimento di queste Assemblee di “non interrompere le attività essenziali di soccorso e di ricostruzione e che la sicurezza dei partecipanti potesse essere garantita”.
“Al termine di un attento esame delle conclusioni, le direzioni della Banca Mondiale e del FMI hanno concordato, in accordo con le autorità marocchine, di mantenere l’organizzazione degli incontri annuali a Marrakech, adattando il contenuto alle circostanze dell’evento”, aggiunge la stessa fonte.
Questo importante incontro riunirà i delegati dei 190 paesi membri di queste due istituzioni internazionali, tra cui leader del settore pubblico come le banche centrali, ministeri delle finanze e dello sviluppo, parlamentari e del settore privato, nonché rappresentanti delle organizzazioni della società civile e esperti del mondo accademico e universitario.