Breve bilancio 2023 dell’antiterrorismo marocchino sul livello internazionale
In un mondo spezzato, fratturato e ammareggiato dalla profondità di conflitti armati prevalentemente asimmetrici e degli attentati terroristici, il Regno del Marocco è l’unico attore delle relazioni internazionali nel continente africano e nel mondo a dotarsi di meccanismi di sicurezza, giuridici e operativi in grado di frenare, contenere e neutralizzare la minaccia terroristica.
Infatti, dalla zona cuscinetto nel Sahara Marocchino, dove gli attacchi terroristici del gruppo Polisario prendono di mira i civili come è successo nella città Smara, alla Repubblica Democratica del Congo, passando per la presa di ostaggi in Mali, l’Africa rimane una regione fortemente segnata dalla proliferazione del terrorismo. Questa minaccia si traduce quotidianamente nella tragica perdita di vite innocenti, estendendo il suo impatto a paesi come Niger, Mali, Burkina Faso, Kenya e Nigeria.
Detto questo, il Regno del Marocco è stato in grado di contrastare il terrorismo internazionale attraverso servizi di intelligence efficaci in grado di localizzare qualsiasi capo terrorista e liberare diversi ostaggi, dimostrando un’efficienza senza precedenti nel rilascio degli ostaggi e nel garantire la propria integrità territoriale.
La qualità dell’intelligence che possiede la Direzione Generale degli Studi e della Documentazione (DGED), guidata da Mohamed Yassine El Mansouri, combinata con quella della Direzione Generale della Sicurezza Territoriale (DGST) guidata da Abdellatif El Hammouchi, rendono i servizi marocchini i più importanti al mondo. Il suo modello di cooperazione internazionale non soffre di alcuna esitazione, confusione o omissione di informazioni quando si tratta di rintracciare terroristi e fomentatori d’odio, ovunque si trovino.
Il successo strategico del Marocco in materia di sicurezza è quindi dovuto al modo in cui la DGED e la DGST raccolgono e sfruttano le informazioni a loro disposizione. Ciò conferisce valore e ovviamente credibilità alle informazioni precise che comunicano alle loro controparti straniere.
In un solo anno, il Marocco ha contribuito:
Nel dicembre 2022, la liberazione del tedesco Jorge Lange, 63 anni, membro di un’organizzazione umanitaria con sede a Berlino, che era rapito da un gruppo jihadista in Mali.
Nel gennaio 2023, durante un’operazione di sicurezza congiunta tra Marocco e Spagna, una cellula affiliata all’organizzazione terroristica Stato islamico (IS), composta da tre sospettati, è stata arrestata dai servizi speciali delle forze dell’ordine in Spagna e Marocco. La DGST ha arrestato uno di questa cellula a Chtouka Ait Baha in Marocco.
Nel maggio 2023, i due ciclisti marocchini, Abderrahmane Serhani e Driss Fatihi, rapiti il 1 aprile 2023 da un gruppo armato al confine Niger-Burkina, sono stati rilasciati grazie al coordinamento di sicurezza tra Marocco e Nigeria.
Nell’agosto 2023, grazie al contributo marocchino, è stato liberato Iulian Ghergut, un cittadino rumeno tenuto in ostaggio in Burkina Faso dal gruppo Al-Mourabitoune affiliato ad Al-Qaeda.
Nel novembre 2023, il presidente della Romania, Klaus Werner Johannis, ha conferito, con decreto presidenziale del 6 novembre 2023, al servizio di intelligence marocchino, nella persona del suo direttore generale della DGED, Mohamed Yassine Mansouri, l’onorificenza dell’Ordine Nazionale “Stella della Romania” (grado di Grande Ufficiale).
Nel novembre 2023, nella zona cuscinetto del Sahara Marocchino alle frontiere con Mauritania, un drone marocchino ha eliminato il capo terrorista del gruppo Polisario Abdel Salam Ould Asouillem insieme ad altri mercenari e terroristi che volevano attaccare la popolazione. Il gruppo Polisario basato in Algeria e armato dall’Algeria e del partito libanese Hezbollah armato e finanziato da Iran per attaccare il Sahara Marocchino.
Nel novembre 2023, il Marocco ha arrestato un individuo responsabile di false minacce di bomba in Belgio.
Nel dicembre 2023, l’Ufficio Centrale di Investigazioni Giudiziarie (Bureau Central des Investigations Judiciaires (BCIJ)) ha arrestato un estremista a Farkhana, nella provincia di Nador, in collaborazione con la polizia spagnola. Questa operazione di sicurezza è stata effettuata congiuntamente con il Commissariato Generale per l’informazione. Il BCIJ fa capo alla Direzione Generale della Sorveglianza Territoriale (DGST).
Nel dicembre 2023, è avvenuto lo smantellamento di una rete operativa di criptovaluta affiliata all’ISIS in diverse regioni della Spagna con l’aiuto del Marocco.
Insomma, nella lotta al terrorismo, il Marocco si è rivelato protagonista e un faro di “coordinamento” e “sinergia”. Forte dai suoi successi notevoli, come il rilascio degli ostaggi e lo smantellamento delle cellule terroristiche, il Marocco ha contribuito alla sicurezza internazionale e di conseguenza, lo sforzo sincero, serio e collettivo dei suoi servizi rafforza la posizione del paese nordafricano nelle relazioni internazionali e nel preservare la sicurezza, la pace e la stabilità nel mondo.