Fondazione Opera Don Bosco celebra la festa dell’omonimo Santo
Si celebrerà il prossimo 31 gennaio la festa dedicata a San Giovanni Bosco e, in occasione del secondo centenario del sogno che il piccolo Giovannino fece nel 1824, conosciuto come «il sogno dei nove anni», la Fondazione Opera Don Bosco Onlus di Milano ricorda il ricco patrimonio pedagogico lasciato dal Santo Torinese, ispiratore del “sistema preventivo” nel campo dell’educazione giovanile.
La ricorrenza del sogno che «condizionò tutto il modo di vivere e di pensare di don Bosco. E in particolare, il modo di sentire la presenza di Dio nella vita di ciascuno e nella storia del mondo», merita di essere messo al centro della celebrazione di quest’anno, come elemento fondamentale della missione educativa ed evangelizzatrice di tutta la Famiglia Salesiana che trova in don Bosco l’ispiratore e il padre.
La Fondazione Opera Don Bosco Onlus, infatti, da oltre dieci anni opera a sostegno dei missionari salesiani e delle missionarie salesiane che, nei Paesi più svantaggiati del mondo, affiancano e supportano i giovani e le loro comunità attraverso percorsi formativi, abbracciando il metodo educativo dell’omonimo Santo che mira a prevenire l’emergere di esperienze negative che potrebbero compromettere il percorso di crescita dei giovani, cercando, al contrario, di orientarli positivamente attraverso l’arte di educare in modo costruttivo.
Il termine “preventivo”, nella visione di don Bosco, racchiude profonde intuizioni e precisi criteri metodologici, tra i quali spiccano l’educazione in positivo, la crescita interna dei giovani, la conquista dei loro cuori e la soddisfazione verso il bene. Il Santo proponeva, infatti, un programma sintetizzato nella formula “Ragione, religione, amorevolezza”: formare giovani onesti cittadini e buoni cristiani.
La Fondazione Opera Don Bosco Onlus, fedele da sempre a questa eredità pedagogica e spirituale, in occasione della festa dedicata al Santo, che si celebrerà il giorno 31 gennaio, ricorda un progetto in particolare, nato dalla volontà di fornire supporto concreto ai bambini e ai ragazzi in Pakistan, incarnando così la prassi educativa di Don Bosco in un contesto odierno: “Hostel Boys” per il don Bosco Technical and Youth Center di Lahore.
Lahore è una città del Pakistan che raccoglie una popolazione di circa 14.000.000 abitanti. È la capitale della regione del Punjab ed è un grande centro universitario e culturale, ma persistono instabilità politica, crisi economica e povertà. Il Convitto Don Bosco Technical And Youth Center di Lahore, oltre ad avere la funzione di ospitare i bambini che frequentano la Scuola o il Centro Tecnico ha un proprio progetto educativo, finalizzato alla formazione della persona, attraverso l’offerta di attività differenziate in base alle attitudini del ragazzo.
Il Convitto, infatti, non vuole proporsi solo come scuola, ma come Centro per accogliere i giovani e supportarli in un percorso di crescita personale: 150 ragazzini frequentano la scuola o il Centro Tecnico e molti di loro sono ospitati a causa della distanza dalle loro abitazioni. Per gli altri, il collegio rappresenta una soluzione ai problemi familiari, perché tante famiglie non sono in grado di prendersi cura della loro istruzione e crescita.
Attraverso le donazioni di tanti benefattori, la Fondazione, ispirata dal metodo educativo di don Bosco, sta supportando i missionari che giorno dopo giorno, sul campo, si prendono cura dello sviluppo, della crescita, della formazione e dell’educazione di questi ragazzi.
La missione principale rimane sempre quella di offrire un futuro a chi, a causa delle condizioni economiche e sociali del proprio Paese, un futuro non sembra averlo. Ed è proprio in occasione della Festa dedicata al Santo Torinese che ci si prefigge l’obiettivo di continuare a perseguire un metodo educativo volto a formare giovani onesti cittadini e buoni cristiani.
Per restare aggiornati sul progetto e scoprire la Fondazione Opera Don Bosco Onlus è possibile visitare il sito: https://www.operadonbosco.it/