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Fonte diplomatica del Marocco: Confisca dei beni dell’ambasciata… 7 osservazioni sulle calunnie del Ministero degli Esteri algerino

Rispondendo alle false accuse algerine secondo le quali le autorità marocchine avrebbero confiscato le sedi delle rappresentanze diplomatiche algerine a Rabat, fonte diplomatica marocchina precisa che:
- I locali della Cancelleria e della Residenza dell’ex Ambasciata d’Algeria a Rabat non sono concernenti da alcuna procedura. Contrariamente a quanto pretendono le autorità algerine, la Cancelleria e la Residenza dell’ex Ambasciata algerina a Rabat – e il cui terreno è stato anche offerto gratuitamente dalle autorità marocchine – non hanno sottoposto ad alcuna “confisca”. Questi locali restano rispettati e tutelati dallo Stato Marocchino, anche in assenza di privilegi e immunità a seguito della rottura unilaterale delle relazioni diplomatiche da parte dell’Algeria.
- Un solo edificio che è stato oggetto di discussioni con le autorità algerine. Si tratta di locali inutilizzati, immediatamente adiacenti alla sede del Ministero degli Affari Esteri del Marocco a Rabat.
- Inoltre, questa operazione di allargamento della sede della MAE del Marocco ha interessato, negli ultimi anni, diverse sedi diplomatiche, in particolare quelle della Costa d’Avorio e della Svizzera.
- Le autorità algerine sono state, da più di due anni, strettamente associate e debitamente informate a monte e in tutte le fasi, in piena trasparenza.
Dal gennaio 2022, il Ministero ha informato ufficialmente e in diverse volte le autorità algerine del desiderio dello Stato Marocchino di acquisire amichevolmente i suddetti locali. Il Console Generale d’Algeria a Casablanca è stato ricevuto al Ministero su questo oggetto ben 4 volte. Inoltre, 8 scritti ufficiali sono stati trasmessi alle autorità algerine, che hanno risposto con ben 5 scritti ufficiali. - Inoltre, in due dei loro scritti, le autorità algerine hanno risposto all’offerta marocchina indicando che “è in corso una valutazione statale di queste proprietà e che comunicherà le sue conclusioni non appena sarà completata”, prima di aggiungere che “lo sgombero dei locali e la rimozione del suo contenuto avverranno secondo le pratiche diplomatiche una volta debitamente concretizzata l’operazione di vendita”.
In altra lettera, le autorità algerine sono state ugualmente informato per iscritto di “aver deciso di avviare una procedura di esproprio per motivi di pubblica utilità di alcuni immobili nell’area limitrofa al Palazzo del Popolo, per motivi di pubblica utilità, e di rientrare conseguentemente in possesso dei beni della residenza dell’Ambasciatore della missione marocchina”. - Contrariamente alle approssimazioni contenute nel comunicato del Ministero degli Affari Esteri algerino, il Marocco si assume pienamente le responsabilità e gli obblighi derivanti dalla Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche.
Anche se le relazioni diplomatiche sono state interrotte dalla decisione unilaterale presa dall’Algeria il 24 agosto 2021, il Marocco assume le proprie responsabilità e rispetta i propri doveri derivanti dagli usi e costumi diplomatici. Di conseguenza, i beni dello Stato algerino che non ospitano più locali diplomatici o consolari e non godono più dei privilegi e delle immunità previsti dal diritto internazionale, restano rispettati e protetti dalla legge marocchina, nelle condizioni generali applicabili al diritto della proprietà in Marocco. - Il Marocco non è mai stato in una logica di escalation o di provocazione. Il Regno si è sempre adoperato per preservare un rapporto di buon vicinato tra i due Paesi e di fraternità tra i due popoli. È in questo contesto che la procedura relativa ai locali in questione si è bloccata.