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Maturità 2024: Rita Levi Montalcini Elogio dell’imperfezione

E’ un testo fondamentale per aiutarci a scoprire la vita di Rita Levi Montalcini. Racconta la sua esperienza scientifica insieme a quella umana. Persone incontrate, amori, storie professionali, fallimenti e successi in un testo lineare, semplice e gradevole. E’ la vittoria della vita, delle imperfezioni che ognuno di noi ha e che attraversa.

A differenza della prima traccia dove sostanzialmente il poeta Ungaretti racconta emozioni della Prima Guerra Mondiale, qui ci si sposta sulla seconda guerra mondiale ed il finire del secolo Breve.

Rita Levi Montalcini: attraverso il 900 e le sue imperfezioni

La vita di Rita Levi Montalcini racconta la sua vita, un secolo di vita, un secolo di storia. Seconda guerra mondiale, le leggi razziali, le scoperte, l’analisi, la medicina ed infine il premio Nobel. E’ un libro semplice, a tratti persino banale ma è una si autobiografia, che si ispira a quello della celebre opera Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam.

Rita Levi Montalcini scrive

La mancanza di complessi, una notevole tenacia nel perseguire la strada che ritenevo giusta e la noncuranza per le difficoltà che avrei incontrato nella realizzazione dei miei progetti, (..) mi hanno enormemente aiutato a far fronte agli anni difficili della vita.

Sottolinea il valore dell’imperfezione

Senza seguire un piano prestabilito, ma guidata di volta in volta dalle mie inclinazioni e dal caso, ho tentato (…) di conciliare due aspirazioni inconciliabili, secondo il grande poeta Yeats: “Perfection of the life, or of the work”. Così facendo, e secondo le sue predizioni, ho realizzato quello che si può definire “inperfection of the life and of the work”. Il fatto che l’attività, svolta in modo così imperfetto, sia stata e sia tuttora per me fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l’imperfezione nell’eseguire il compito (…) sia più consona alla natura umana così imperfetta che non la perfezione. (Rita Levi Montalcini)

La borghese non perfetta: Rita Levi Montalcini

E’ lei, Rita Levi Montalcini, la borghese imperfetta. Nata a Torino, figlia dell’alta borghesia, una bambina talentuosa, perfetta, ma a lei questa vita sta stretta. Non ama essere subordinata. Non ama dover stare a casa. Si dedica da subito allo studio ed è subito un successo. Nonostante tutto sceglie un ambito particolare, quello della medicina. Iscritta alla facoltà di medicina di Torino, diventa presto tirocinante presso l’Istituto di Anatomia sotto la guida del professor Levi, di cui delinea un burbero quanto affettuoso e indimenticabile ritratto conosce qui, il futuro premio Nobel Renato Dulbecco.

Il primo progetto di ricerca di Rita fallisce miseramente, è il tempo del fascismo, sono le leggi razziali cambia la vita. E’ il giro di boa. E’ questo il secondo capitolo del libro. La narrazione emotiva di una guerra sentita e vissuta sulla propria pelle. Torino che cambia, l’impossibilità di seguire gli studi, il laboratorio in casa. Una capitolo affascinate e triste. Perfetto.

Nel terzo capitolo è Rita all’estero, cresciuta infatti sceglie di spostarsi in altri luoghi, in America. La guerra è finita, lo studio si può riprendere e con esso la ricerca è qui che, nuovamente, spicca la Rita non perfetta che però riesce a fare ciò che ha deciso.

Ultimo capitol, il quarto, narra l’esperienza del Nobel.

Considerando in retrospettiva il mio lungo percorso, quello di coetanei e colleghi, (…) credo di poter affermare che, nella ricerca scientifica, nè il grado d’intelligenza, nè la capacità di eseguire e portare a termine con esattezza il compito intrapreso, siano i fattori essenziali per la riuscita e la soddisfazione personale. Nell’una e nell’altra contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà: in tal modo possiamo affrontare problemi che altri, più critici e più acuti, non affronterebbero.”

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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