Menzione speciale del TIAFF per “Miradas”, il docufilm di Tomaso Mannoni e Mauro Palmas sulla rassegna e i seminari di Mare e Miniere

Dall’Umbria un riconoscimento per “Miradas“: il docufilm di Tomaso Mannoni e Mauro Palmas su Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica, teatro e danza di matrice popolare che si snoda tra vari centri della Sardegna, ha infatti ricevuto una menzione speciale al TIAFF, il Trasimeno International Art Film Festival; una manifestazione inserita nel Festival dei Tramonti che si è svolto dal 28 giugno a domenica scorsa (7 luglio) coinvolgendo diversi comuni affacciati sul lago umbro.
Per Miradas, negli stessi giorni, altra vetrina nazionale: sabato (6 luglio) il documentario è stato infatti presentato con successo a San Daniele del Friuli nell’ambito del quarantaseiesimo Folkest – international folk music festival.
“Miradas” è una composizione di sguardi (“miradas” in sardo) su persone e luoghi che hanno segnato oltre dieci anni di Mare e Miniere; un affresco composto da immagini, musiche, suoni, canzoni, parole e danze che si susseguono senza un ordine cronologico, riorganizzati e condensati in cinquantanove minuti di montaggio, dai quali emergono l’anima e il cuore della manifestazione. Il docufilm di Tomaso Mannoni e Mauro Palmas cattura l’autenticità di Mare e Miniere attraverso le sequenze dei suoi concerti in scenari suggestivi e inusuali, le testimonianze degli artisti partecipanti, e momenti tratti dai laboratori e dalle lezioni dei seminari che si tengono a Portoscuso. «Gli autori ci immergono con passione all’interno di un ritratto della musica popolare mediterranea. Un insieme eterogeneo di persone di ogni età ed estrazione, provenienti da ogni parte del mondo», come si legge sul sito del festival TIAFF nelle righe dedicate al documentario.
Realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna, “Miradas“ è una produzione dell’associazione culturale elenaledda vox; fotografia e montaggio sono di Roberto Putzu, firma i testi Maria Gabriela Ledda.
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Tomaso Mannoni • Regista e sceneggiatore, ha frequentato la scuola di cinema Holden e studiato cinema documentario. Dal 2004 inizia a realizzare documentari che vengono selezionati in numerosi festival internazionali in cui si aggiudica premi prestigiosi: il suo “The Wash” è stato finalista nella cinquina Nastri d’Argento corti nel 2019, mentre il documentario “Fino in fondo”, co-diretto con Alberto Badas, ha vinto per la miglior regia al festival Cinemavvenire Overlook di Roma nel 2014 ed è stato selezionato al Milano film festival. Nello stesso anno partecipa al film collettivo “25 ottobre 2014” ideato e coordinato da Citto Maselli. Tra il 2005 e il 2007 ha lavorato per Sky Cinema realizzando diversi cortometraggi. “Il Sogno dei Pastori”, del 2023, è il suo primo film a soggetto.
Mauro Palmas • Inizia la carriera di musicista da giovanissimo in gruppi di ricerca e recupero storico-critico della musica popolare. Nel 1977 fonda il gruppo Suonofficina che apre la musica tradizionale sarda a incontri e sperimentazioni con quelle di tutto il Mediterraneo. Si specializza quindi nello studio dei ritmi del ballo, creando una tecnica che gli consente di applicare alla mandola il linguaggio delle antiche “nodas” delle launeddas. Nel 1979 incontra la cantante Elena Ledda, con la quale condivide scelte e progetti che sfociano in un’intensa e fruttuosa attività concertistica e discografica. Incontra sui palcoscenici di tutto il mondo i grandi protagonisti della cultura internazionale, anche attraverso una ricca attività nell’ambito della musica di scena. Compone musiche originali per film e pellicole d’epoca, in ambito teatrale firma le musiche per spettacoli letterari e di danza. Cura la direzione artistica di Mare e Miniere dalla prima edizione nel 2006.
Maria Gabriela Ledda • Autrice di testi, traduttrice e consulente linguistico per sardo, italiano e spagnolo, ha collaborato con numerosi artisti – tra i quali Lino Cannavacciuolo, Maurizio Trampetti, Laia Genc, Marcello Ledda, Elena Ledda, Riccardo Tesi, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina, Paolo Vivaldi, Antonio Placer, Rita Marcotulli, Duo Bottasso, Nando Citarella, Enzo Avitabile, Maurizio Saiu, Francesca Corrias -, con le compagnie teatrali La fabbrica illuminata e l’Effimero Meraviglioso di Cagliari, con le associazioni culturali Ejsenstejn, Studiodrama, Artemedia, Tajrà, Arci, Sardmusic, Caranas 108, e con la compagnia di burattini Is Mascareddas. Ha tradotto per Rai Radio 1 due favole tratte da “Le mille e una notte”, narrate da Tonino Murru nella trasmissione “in Limba” ed è autrice di quattordici racconti per la trasmissione “Amàius, contus de oi cun sa maia de àturus tempus”, condotta da Elena Ledda e Simonetta Soro.
Mare e Miniere • È una rassegna itinerante di musica, teatro e danza che coinvolge, dalla primavera all’autunno, piccoli e grandi Comuni della Sardegna. Mare e Miniere nasce nel 2006 ad opera della Società Umanitaria di Carbonia che, con la direzione artistica di Mauro Palmas, realizza le prime tre edizioni fino al 2008. Nel 2009 viene realizzata dallo stesso direttore artistico con la collaborazione dell’associazione Art’In di Cagliari. Dopo due anni di pausa, nel 2012 Mare e Miniere diventa definitivamente un progetto dell’associazione elenaledda vox, della quale Mauro Palmas, nel 2001, è socio fondatore.
Guidata artisticamente da Elena Ledda, l’associazione è impegnata da oltre un ventennio a favore della diffusione del patrimonio linguistico, musicale e letterario della Sardegna che si apre al confronto con le culture di tutto il Mediterraneo, fino a incontrare generi e mondi espressivi solo apparentemente lontani come il jazz e la musica classica.
Mare e Miniere vive, quindi, nell’esperienza maturata nel corso di percorsi artistici costellati di concerti e produzioni musicali originali in tutto il mondo, a partire dalle più piccole realtà isolane; vive nell’amore per una terra ricca di meraviglie naturali e peculiarità culturali e dalla convinzione che queste costituiscano realmente una potenza capace di generare crescita culturale, sociale ed economica.
Prevalentemente dedicata alle espressioni di matrice popolare, Mare e Miniere propone eventi realizzati da artisti di rilievo internazionale, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, che offrono la chiave per la visione colta di un genere comunemente relegato tra i minori; genere che Mare e Miniere predilige in quanto voce genuina dell’anima dei popoli, espressione di emozioni e passioni nelle quali lo spettatore di qualsiasi età o estrazione culturale può immedesimarsi e riconoscersi; espressione che, per la sua immediatezza comunicativa, si traduce naturalmente in educazione: alla conoscenza delle proprie radici storiche, linguistiche e culturali per una più sana comprensione della realtà nelle nostre società multietniche; alla formazione di una più solida coscienza identitaria per un più proficuo confronto umano, sociale, culturale, a partire dalle proprie forze e peculiarità; alla valorizzazione delle diversità come valore aggiunto di umanità e indispensabile punto di partenza per la costruzione di nuova crescita economica; alla profondità del sentire, all’empatia, allo scambio, alla vicinanza; alla ricerca di ricchezza e bellezza che trascendano i canoni imposti da consumismo e globalizzazione e si traducano in rispetto e cura per l’essere umano e per il patrimonio ambientale; educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro.
La rassegna cresce negli anni e dal 2014 unisce alla parte spettacolare – già ricca di concerti, momenti di teatro e danza, reading poetici, incontri letterari, presentazioni di libri – un’importante sezione formativa costituita dai Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare, che sono divenuti il suo cuore pulsante. Ospitati dapprima anche a Gonnesa, Iglesias, Sant’Antioco e Villacidro, i seminari si svolgono oramai stabilmente nella suggestiva Tonnara Su Pranu di Portoscuso, coinvolgendo amministrazione comunale, strutture ricettive e commerciali, istituti scolastici e associazioni culturali, con i quali si sono instaurati rapporti amicali e di reciproco sostegno. Ogni anno la settimana di fine giugno, con lezioni al mattino e al pomeriggio e prestigiosi eventi serali, il borgo si anima di suoni, colori, musica e balli, con la partecipazione di centinaia di giovani e meno giovani, appassionati, musicisti, studiosi e giornalisti da tutta Europa e non solo. Un’esperienza unica di accoglienza, convivenza, confronto, scambio e crescita umana e formativa, che per tanti giovani talenti si traduce in avvio alla carriera artistica.