Codrongianus, estival di letteratura giornalistica LIQUIDA
Il festival di letteratura giornalistica Liquida giunge alla sesta edizione. Dal 25 al 28 luglio, lo spazio adiacente alla basilica di Saccargia ospiterà numerosi incontri con esponenti del giornalismo, della cultura, delle istituzioni che nei loro libri affrontano tematiche politiche, economiche e sociali relative a realtà nazionali e internazionali.
«Il successo delle precedenti edizioni ci conferma la bontà dell’idea, supportata fin dall’inizio dall’Associazione Stampa Sarda e quest’anno anche da Rai Sardegna, che ha concesso al festival il patrocinio, e da un media partner prestigioso, il TGR, da sempre attento alla qualità dell’informazione. Numerosi e autorevoli saranno gli ospiti, che si confronteranno su temi di attualità concentrando l’attenzione sugli aspetti più rilevanti della vita sociale, politica ed economica a livello internazionale e contribuendo a rendere Liquida un importante momento di confronto», dichiara Giovanni Scanu, consigliere del Comune di Codrongianos con delega alla Cultura e ideatore di Liquida. Soddisfatto anche il sindaco, Cristian Budroni: «Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per gli ottimi risultati raggiunti fino a oggi a partire da Lìberos, che ha curato la progettazione del festival, l’Associazione Stampa Sarda, che non ci fa mai mancare il proprio supporto, il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas, la cooperativa COMES e gli altri partner. Il mio ringraziamento va anche ai dipendenti del Comune di Codrongianos, che lavorano alacremente per la realizzazione dei nostri progetti».
IL PROGRAMMA
GIOVEDÌ 25 LUGLIO
Il panel “Storia criminale d’Italia” aprirà, alle 20, la sesta edizione di Liquida. Saliranno sul palco Roberto Casalini, giornalista di lunga esperienza che oggi scrive per Millennium, il mensile de il Fatto Quotidiano, con il saggio “Sangue italiano” (Neri Pozza), in cui ripercorre numerose vicende criminali della storia d’Italia dalla nascita della nazione ai giorni nostri, e Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano, che nel saggio “Mani pulite. La vera storia” (Chiarelettere), scritto con Gianni Barbacetto e Marco Travaglio, racconta l’Italia dell’illegalità permanente e il malaffare della politica a vent’anni dall’inchiesta che ha segnato la fine della Prima Repubblica. Modera Simonetta Selloni.
Alle 21 salirà sul palco Michela Ponzani – docente di Storia contemporanea all’Università Tor Vergata di Roma –, che ha scavato nell’Archivio storico del Quirinale recuperando la corrispondenza tra i cittadini e il loro presidente, Sandro Pertini. Uno spaccato di storia del nostro Paese raccontato nel libro “Caro presidente, ti scrivo” (Einaudi) attraverso le emozioni, le paure, le necessità espresse dal popolo. Al suo fianco, Alessio Lasta.
Chiuderà la prima serata del festival, a partire dalle 22, Sigfrido Ranucci,giornalista pluripremiato per le sue inchieste, coautore e conduttore di «Report», la trasmissione di Rai Tre che indaga sul malaffare italiano e internazionale. Nel libro “La scelta” (Bompiani) racconta il suo percorso da giornalista investigativo svelando i retroscena di alcune delle inchieste che ha portato avanti e ricordando figure che sono state per lui fondamentali sul piano personale e professionale. Con il cronista dialogherà Elias Vacca.
VENERDÌ 26 LUGLIO
Si comincerà alle 20 con il panel “Raccontare la guerra”, che vedrà protagonisti Luciana Coluccello e Luca Foschi. Coluccello, giornalista e reporter televisiva di La7, oltre ad aver raccontato sul campo il conflitto israelo-palestinese e ad aver prodotto reportage dall’Afghanistan nel 2021, nel libro “Sottoterra. Cronache dai mille bunker della guerra ucraina” (Piemme) racconta le terribili condizioni di vita delle persone barricate nel sottosuolo per proteggersi dal conflitto. Il cronista cagliaritano Luca Foschi, formatosi alla London School of Journalism e al Corso per inviati in aree di crisi Maria Grazia Cutuli, da oltre dieci anni racconta per il quotidiano Avvenire i principali fronti di guerra. A Codrongianos porta il suo romanzo “Al Ghalas” (Bompiani) in cui il protagonista, partito da Cagliari, racconta le esperienze da giornalista freelance in Palestina, Libano e Afghanistan, passando per Londra e arrivando fino a Kobanê. Modera Alessandra Ghiani.
Seguirà, alle 21, il panel “Lo scopo è riabilitare” sul ruolo delle carceri. La magistrata Silvia Cecchi, sostituta procuratrice della Procura di Pesaro, nell’opera “Carcere” (Liberilibri), ripercorre la storia dell’istituzione carceraria e si concentra su ciò che il carcere dovrebbe essere, ossia un luogo di rieducazione, affinché per i detenuti la detenzione sia effettivamente maturativa e responsabilizzante, nel rispetto della loro dignità e della salute. Barbara Pizzetti, esperta di progetti e attività di ricerca presso il CIRMiB (Centro di Iniziative e Ricerche sulle Migrazioni Brescia) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, porterà invece il libro “Carcere e rieducazione. Il contributo della pratica teatrale” (Franco Angeli), in cui si racconta come si colloca il teatro a fronte dei mutamenti avvenuti nel sistema penitenziario, dell’evoluzione della pena come istituzione sociale storicamente determinata e del concetto di trattamento e di rieducazione. Al panel parteciperanno anche Alessandro Mascia, che racconterà l’esperienza nel carcere di Uta di Cada Die Teatro nell’ambito del progetto Per aspera ad astra,e don Gaetano Galia, cappellano del carcere di Bancali. Modera Alessio Lasta.
Alle 22.30 salirà sul palco Patrick Zaki, attivista per i diritti umani la cui vicenda ha riguardato direttamente l’italia, dove ha studiato e vive attualmente, che porterà al festival il libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La nave di Teseo) dove racconta i lunghi mesi di detenzione in Egitto, le torture, l’isolamento a cui è stato costretto per aver espresso le sue opinioni. Dialogherà con lui Francesca Arca.
SABATO 27 LUGLIO
Anche in questa edizione si rinnova la collaborazione con Assostampa, che a partire dalle 20 curerà la tavola rotonda “Cosa è rimasto del giornalismo?” coordinata da Simonetta Selloni e Giuseppe Meloni, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Stampa Sarda. All’incontro parteciperà il giornalista Antonio Padellaro, già direttore de Il Fatto Quotidiano, oggi editorialista dello stesso giornale,chenel libro “Solo la verità lo giuro” (Edizioni Piemme) racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l’accompagnano senza fare sconti a nessuno, tanto meno a sé stesso.
Alle 21, il panel “Il tempo di riprenderci la vita” vedrà sul palco la sociologa Francesca Coin, già professoressa associata nel dipartimento di Sociologia dell’università di Lancaster, nel Regno Unito, oggi docente al Centro di competenze lavoro welfare società del Dipartimento di economia aziendale sanità e sociale (Deass) della Supsi, in Svizzera, e Irene Soave, giornalista del Corriere della Sera per cui si occupa di esteri, attualità e cultura.
Coin presenterà “Le grandi dimissioni” (Einaudi), saggio in cui analizza le ragioni di una tendenza inattesa: tantissime persone nel mondo, esauste, esasperate e impoverite, si sono licenziate dal proprio impiego. Un fenomeno trasversale che riguarda moltissimi settori. Soave invece porterà a Liquida “Lo Statuto delle lavoratrici” (Bompiani), in cui vengono rivisitati alcuni articoli dello Statuto dei lavoratori, in vigore in Italia dal 1970, concentrandosi sulla collettiva disaffezione al lavoro individuandone le radici, i sintomi e le conseguenze e riflettendo, nel contempo, su una consapevolezza: un mondo del lavoro che includa le donne è più abitabile anche per gli uomini. Modera Alberto Urgu.
In chiusura, alle 22, il panel “Berlinguer, 40 anni dopo” con Roberto Bertuzzi, membro del Servizio di Sicurezza del PCI e angelo custode di Berlinguer, che nel libro “Io, guardia del corpo di Berlinguer” (Aliberti) ripercorre gli anni trascorsi al fianco del politico sassarese sulla scena politica del Paese, e Antonio Padellaro con “Dolcissimo Enrico. Berlinguer, 40 anni dopo” (Piemme),un omaggio sincero e appassionato di alcuni politici e amici, giornalisti e storici che in qualche maniera hanno avuto a che fare con la figura e l’eredità di Berlinguer. Modera Tore Corveddu.
Le serate del 25, 26 e 27 luglio saranno introdotte, alle 19.50, da “Gocce di Liquida” con le letture di Erika Grillo del Teatro delle Forche.
DOMENICA 28 LUGLIO
Aprirà l’ultima serata di Liquida il panel “Troppi sinonimi per un genocidio”. Salirà sul palco Raffaele Oriani, storico editorialista del Venerdì di Repubblica – da cui si è dimesso per il silenzio della stampa su quanto avveniva e avviene a Gaza – e giornalista di «Io donna», il femminile del «Corriere della Sera», che porta a Liquida il saggio “Gaza. La scorta mediatica” (People) in cui mette nero su bianco le tappe del prolungato silenzio mediatico sullo sterminio dei palestinesi in seguito agli eventi del 7 ottobre 2023. L’incontro sarà arricchito dalle letture, a cura di Erika Grillo, tratte da “The passenger Palestina” (Iperborea), in cui si raccontano cronache di vite palestinesi e modi diversi di vivere l’occupazione e di resisterle. Modera Antonio Meloni.
Alle 21, una riflessione sull’Intelligenza Artificiale: Diletta Huyskes, ricercatrice sull’etica delle tecnologie e cofondatrice di Immanence – start-up che sostiene le organizzazioni pubbliche e private nella gestione dell’impatto dei sistemi di IA sulla società – porta a Liquida il suo saggio “Tecnologia della rivoluzione” (Il Saggiatore), dove ripercorre una storia della tecnologia che diventa anche la storia di chi viene sistematicamente escluso dal progresso. Con l’autrice dialogherà Claudio Simbula.
Alle 22 chiuderà la sesta edizione di Liquida il giornalista e critico Luca Sommi, docente di Linguaggi del giornalismo all’università di Parma, autore televisivo e conduttore di programmi di approfondimento prima per Rai e La7, oggi per Loft e Nove. Al festival porterà il saggio “La più bella. Perché difendere la Costituzione” (Baldini+Castoldi), un racconto sentimentale alla scoperta della nostra Carta costituente e dei suoi valori. Dialoga con lui Alberto Urgu.
CREDITI FORMAZIONE PROFESSIONALE GIORNALISTI
Come nelle edizioni precedenti, per le quattro giornate di Liquida gli incontri promossi dall’Associazione Stampa Sarda hanno ottenuto il riconoscimento dei crediti per la formazione professionale continua dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Nei prossimi giorni saranno specificati i corsi e il numero di crediti previsto per ciascuno.
COLLABORAZIONI
Il festival Liquida è realizzato dal Comune di Codrongianos e da Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con Lìberos, Associazione Stampa Sarda, Sistema bibliotecario Coros Figulinas, InCoros, COMES Cooperativa Mediateche Sarde, Università degli studi di Sassari, ALI Associazione Librai Italiani, Éntula, Liberevento, Avis comunale Codrongianos Onlus, ACRI, per Aspera ad Astra, Areté, Teatro delle Forche, le case editrici Rizzoli, Mondadori, Einaudi, Chiarelettere, la libreria Koinè Ubik di Sassari.