Bologna: suicidio in viale Aldo Moro.Si getta da un terrazzo della Regione, il consigliere Maurizio Cevenini
Bologna, è tragedia. Il Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna e comunale di Bologna, Maurizio Cevenini, 58 anni, ex candidato sindaco del Pd e recordman in Italia per celebrazioni dei matrimoni civili, e’ morto suicida davanti all’assemblea legislativa.
Secondo le prime informazioni si sarebbe gettato da un terrazzo di Viale Aldo Moro poco prima delle 8. La notizia è stata confermata in lacrime dal presidente del’assemblea, Matteo Richetti. Il corpo é stato trasportato all’interno del palazzo.
Non è chiaro il motivo della scelta di Cevenini, Cevenini era uno dei volti piu’ popolari di Bologna. Grande tifoso rossoblu si era guadagnato l’appellativo di ‘sindaco dello Stadio”. Da anni rappresentante del Partito democratico si era dovuto ritirare per la corsa a primo cittadino nelle elezioni del 2011 a seguito di un malore.
Cevenini detto il Cev, ha una vita a metà tra sport e politica.
Assunto nel 1976 al Villalba Hospital di Bologna in qualità di impiegato-centralinista, ne diventa prima responsabile del personale e dal 1982 al 2006 Amministratore delegato. Nel 1991 diventa Presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità privata di Bologna, Vicepresidente regionale e Segretario del Consiglio nazionale. Carica ricoperta fino al 2007.
Ha ricoperto la carica di vice Capogruppo del Consiglio comunale di Bologna dal 1995 al 1999 e dal 1999 al 2004 è stato vicepresidente del Consiglio del Comune di Bologna. Dal 2004 al 2009 è stato Presidente del Consiglio della Provincia di Bologna, dal 2009 al febbraio 2010 eletto con 4.054 preferenze Presidente del Consiglio del Comune di Bologna, nell’aprile 2010 diventa Consigliere regionale eletto con 19.106 preferenze.
Da anni è stato un volto del Partito Democratico e si era candidato alle primarie per le elezioni del 2011, ma poco dopo si era ritirato a seguito di un malore che lo aveva visto ricoverato a Villalba. Era presidente dell’associazione dei tifosi del Bologna calcio, ed era considerato il “sindaco del Dall’Ara”.