Italia

Brindisi: ricostruite le mosse dell’uomo della strage dell’IPSS Morvillo Falcone

Proseguono a ritmo serrato le indagini sulla strage del Morvillo Falcone, e, oltre a quei scarsi 4 minuti di video delle telecamere antipizzo del chiosco del  “Il panino dei desideri”, poche sono le certezze. Le piste sono tutte aperte sebbene il reato commesso assume il carattere di strage provocata a scopo terroristico. Intanto gli investigatori sono certi che  “l’uomo ripreso mentre spinge il telecomando sia l’attentatore”. Intanto gli inquirenti cercano tutti i modi possibili per far “parlare” quel video. Le indagini sono minuziose, il video viene comparato con tanti fotorilevamenti e tante altre fotografie. Intanto spunta del dna estratto da delle sigarette trovate nei pressi del chiosco e persino delle impronte sono al vaglio.

Sembra, da quanto riporta L’Unità che la scientifica abbia scoperto come si è mosso l’uomo della strage.

 Si è fermato spalle al muro del palazzo e sotto l’occhio delle telecamera del chiosco – voleva farsi riprendere? – per spingere il telecomando che ha innescato l’ordigno. Era a 20 metri dall’ingresso dell’istituto Morvillo e dal luogo dove aveva posizionato le tre bombole GPL. Ha atteso l’esplosione, si è riparato dall’onda d’urto dietro il chiosco e se n’è andato di lato, fiancheggiando i palazzi. “Non è escluso – spiegano gli investigatori – che dopo aver fatto il giro del palazzo si sia affacciato di nuovo per vedere gli effetti dell’esplosione”. 

L’uomo misterioso sarebbe alto circa un metro e 65, corporatura normale, viso ovale, menomazione all’arto destro.

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