Scilla: 12 fermi, presunte infiltrazioni di ‘Ndrangheta sulle A3-Salerno Reggio Calabria
Scilla, i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito il fermo, emesso dalla DDa di Reggio Calabria, nei confronti di 12 presunti appartenenti cosca “Nasone-Gaietti“, attiva nel territorio del comune di Scilla.
I fermati sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio mafioso. Le investigazioni hanno documentato l’infiltrazione della ‘ndrangheta negli appalti per la realizzazione del sesto macrolotto dell‘Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Secondo l’accusa mossa dalla Dda di Reggio Calabria alle 12 persone sottoposte a fermo, queste avrebbero imposto il pagamento di una tangente pari al 3% del valore dell’appalto alle imprese impegnate nei lavori di ammodernamento dell’ autostrada Salerno-Reggio Calabria e per farlo avrebbero messo in atto una serie di danneggiamenti ai danni delle stesse aziende.
Le indagini sono cominciate lo scorso anno, dopo l’arresto di Giuseppe Fulco, 41 anni, ritenuto legato alla cosca, bloccato in flagranza di reato per estorsione. L’uomo, secondo l’accusa, aveva chiesto ad un imprenditore che stava effettuando, per conto dell’Anas, i lavori di consolidamento dei costoni rocciosi sulla statale 18 tra il centro abitato di Scilla e la frazione Favazzina il pagamento di una mazzetta di seimila euro, pari a circa il 3% del valore dell’appalto.