Il viaggio di Kayak diritto alla vita, prosegue. George Alexandr arriva a Catania
Da tre anni il kayakista e difensore dei diritti umani Georges Alexandre (Kayak per il diritto alla vita) si è trasferito nei luoghi-simbolo delle migrazioni: Lampedusa, Linosa, Tunisia e Malta. Georges, autofinanziandosi, ha incontrato centinaia di profughi, ha testimoniato innumerevoli violazioni dei loro diritti e ed ha regolarmente trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio d’Europa e all’Alto Commissario delle Nazioni Unite sui Rifugiati una marea di segnalazioni, evitando così, alcuni respingimenti e deportazioni. Georges nella sua impresa è supportato da EveryOne Group.
George Alexandr ha effettuato difficili azioni umanitarie ed è il principale testimone delle politiche anti-immigrazione, con le continue violazioni della Convenzione di Ginevra sui Rifugiati. Georges ha subito, nella sua permanenza in punti tanto caldi, intimidazioni, minacce, perquisizioni e una brutale aggressione. Nonostante ciò, non si è lasciato spaventare e la sua impresa, vera Odissea umanitaria, prosegue. Georges Alexandre, infatti, ha pianificato una traversata in kayak per sollecitare l’attenzione del mondo sulla tragedia dei rifugiati. Dopo aver circumnavigato Lampedusa, è andato in Tunisia, sulle spiagge da cui sono partite migliaia di profughi, subendo spesso avarie fatali, respingimenti e assalti, oppure raggiungendo le coste dell’Unione europea solo per essere arrestati, trattati poco umanamente nei centri di raccolta e deportati verso destini a volte drammatici. Pochi percentualmente, hanno avuto asilo o protezione internazionale e quei pochi si sono trovati in condizioni di indigenza ed emarginazione, per sopravvivere come mendicanti.
Roberto Malini, co-presidente del Gruppo EveryOne a recentemente dichiarato: “Georges è il vero paladino dei figli di un’Africa insanguinata e affamata,” . “Le sue proteste, le sue denunce, le sue fotografie, le sue relazioni, le sue domande imbarazzanti alle istituzioni sono state alla base di tutte le nostre campagne per tutelare i rifugiati da una vera e propria persecuzione. E’ un campione dello sport e un amico dei diritti umani, fondamentale per il sogno di un’Unione europea accogliente e solidale. Se abbiamo ottenuto tanti successi nel campo della tutela dei migranti dall’Africa, contro lo strapotere dei governi intolleranti, in gran parte lo dobbiamo al lavoro di Georges, che rappresenta perfettamente lo spirito-EveryOne, uno spirito indomito, che non abbandona mai un caso umanitario, neanche di fronte a violenze, agguati, intimidazioni e forme di persecuzione politica, poliziesca e giudiziaria. E’ importante che l’UNHCR e le istituzioni dell’Unione europea sostengano il lavoro umanitario di questo grande attivista”.
George, ora è tornato in Italia, l’11 giugno George arriva a Catania. Ed il viaggio proseguirà per concludersi in autunno a Bruxelles, dove Judith Sargentini, eurodeputata, conferma che una delegazione dell’assemblea dell’Unione europea incontrerà l’attivista franco-canadese. Durante il meeting, Georges Alexandre, Dario Picciau e Marilina Lucia Castiglioni illustreranno agli eurodeputati la situazione dei profughi oggi, mentre Roberto Malini terrà una lettura di poesie dal suo
libro “Il silenzio dei violini” e saranno allestite due mostre: la prima di opere pittoriche e fotografiche che Marilina Lucia Castiglioni per l’associazione “Sharazade – Cultura e Spettacolo senza frontiere” ha curato, dal titolo “Arte clandestina” in cui artisti molto noti e apprezzati, italiani e stranieri, riflettono sull’idea attuale di clandestinità; e la seconda in cui, attraverso fotografie di proprietà della ong Gandhi, si testimonia l’orrore dei traffici di esseri umani nel Sinai e delle politiche attuate dalle autorità locali contro i rifugiati subsahariani.