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Conferma: la Corazzata Roma giace nel Golfo dell’Asinara, altre rivelazioni dell’ingegner Gay

Conferma: la Corazzata Roma giace nel Golfo dell'Asinara, altre rivelazioni dell'ingegner GayImportante scoperta quella fatta a largo del  Golfo dell’Asinara  dove sembra chiaro sia stata identificata una parte del relitto della Corazzata ‘Roma,  che giace da anni a circa 1.000 metri di profondità e a circa 16 miglia dalla costa sarda.

Le indagini sottomarine sono continuate e sono stati ritrovati 5 pezzi di artiglieria antiaerea che erano sul fianco della Corazzata. Lo fa sapere la Marina militare.

Le prime ed esclusive immagini del relitto sono state riprese dall’ingegner Guido Gay titolare della società Gaymarine S.r.l. che da molti anni conduce esplorazioni nel Golfo dell’Asinara.

L’indagine subacquea è stata svolta con il robot ‘Pluto Palla’, e ad altri esclusivi strumenti imbarcati a bordo del catamarano Daedalus di proprietà dello stesso ingegnere, il sito dove giace il relitto della Corazzata ‘Roma’ è stato individuato e visitato.

Il personale della Marina Militare, imbarcato per l’occasione sul Daedalus su invito dell’ingegnere Gay, nostro connazionale, ha verificato la inequivocabile coerenza delle immagini, riprese per la prima volta il giorno 17 giugno 2012 e ripetute il 28 giugno 2012, di pezzi di artiglieria contraerea imbarcata sulla Corazzata ‘Roma’.


Dopo 69 anni dall’affondamento è stato possibile assegnare la corretta posizione a quello che la Marina Militare ritiene uno dei più importanti Sacrari del mare; la Corazzata ‘Roma’ fu affondata il nove settembre del 1943 da un aereo tedesco e vi morirono 1352 marinai, insieme al comandante delle forze navali da battaglia della regia Marina, l’ammiraglio di squadra Carlo Bergamini. Solo 622 furono i sopravvissuti

La Gaymarine. spiega ancora la nota della Marina militare, è una società specializzata nella progettazione e produzione di veicoli e apparecchiature subacquee ad alta tecnologia ed in particolare dei veicoli denominati Pluto, che sono stati costruiti in centinaia di unità e sono in uso in Italia anche sui cacciamine della Marina Militare e in numerosi paesi esteri.

Dall’affondamento della Corazzata Roma sono passati 69 anni, infatti  era il 9 settembre del 1943 quando un aereo tedesco colpisce la Corazzata. Muoiono 1.352 marinai, insieme al comandante delle forze navali da battaglia della regia Marina, l’ammiraglio di squadra Carlo Bergamini. Solo 622 furono i sopravvissuti.

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