Vasco Rossi: un matrimonio obbligato. Nessun festeggiamento, l’unica cosa che conta è l’amore
7 Luglio, Vasco Rossi si sposa.
Un matrimonio obbligato, un rito burocratico, la firma su un contratto nulla più.
Per Vasco poca attenzione, non ci sono abiti da osservare, commenti da apporre e forse nemmeno look fa cerimonia da imitare.
Un matrimonio al tempo del web 2.0 veramente sui generis quello di Vasco Rossi, il Blasco.
Ecco cosa scrive Vasco sulla sua pagina di FB
“Volevo tranquillizzare, sdrammatizzare e placare un po’ tutto questo entusiasmo e questa importanza data a un atto puramente tecnico e necessario per dare a Laura gli stessi diritti dei miei tre figli.
Per questo è necessario che io firmi un contratto di matrimonio civile
Io che ho sempre considerato il matrimonio come una ben triste condizione di vita. obbligati a vivere insieme per sempre e per forza
quando solo essere liberi di andarsene ogni giorno può dimostrarci la sincerità di un rapporto.
Come se non fosse l’amore l’unica cosa che conta.
In questo credevamo io e Laura. Venticinque anni vissuti insieme non per forza ma per amore e una famiglia costruita ogni giorno con fatica e sacrifici.
Ma in questo paese le leggi sono poco chiare, sempre confuse e interpretabili non si sa mai cosa può accadere…e comunque non sono regolamentate chiaramente le coppie di fatto perché al vaticano non sono simpatiche e anche ai nostri politici non piacciono tutte queste novità. Oggi le coppie di fatto domani le coppie di uomini e poi magari le coppie di pecore e pastori…
Quindi non ci sarà una festa.. non ci saranno pranzi ..liste di regali o felicitazioni ma una nuova sconfitta per le nostre convinzioni.”