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Trecento liguri con GS in Alta Engadina

Trecento liguri con GS in Alta Engadina
Foto Almanzi, copyright Mediterranews

ALBENGA- Sono tornati dall’Alta Engadina i quasi trecento liguri che hanno partecipato, con i giovani di GS ( Gioventù Studentesca) alla annuale “ vacanzina” estiva. Fra loro c’erano anche una ventina di ragazzi e giovani della zona compresa fra Albenga e Pietra Ligure. “ Questa vacanza – dice Marida Canepa, una delle partecipanti alla vacanzina- ha avuto molteplici scopi. Per prima cosa è stata una occasione per far incontrare i nostri ragazzi con giovani di Mirandola che hanno perso tutto nel terremoto di maggio che ha colpito l’Emilia e che hanno offerto una grande testimonianza di fede. E’ servita a cementare l’amicizia e la fede fra tutti i partecipanti ed anche a far conoscere luoghi alpini incantevoli, favorendo nel contempo la riflessione sulla presenza del bene, della speranza e della fede in ogni luogo”. Il viaggio ha avuto numerose mete: fra queste l’Abbazia Cistercense di Santa Maria di Piona, nel complesso architettonico del Priorato di Piona ( sulla sponda lecchese del Lago di Como), il Museo Segantini ( inaugurato nel 1908 e dedicato al grande artista italiano), l’ Ospizio del Bernina e l’Alp Grum ( a cui si è giunti grazie al famoso trenino), le gite al Forcla Surlej, al Maloia, al Rifugio Boval ( affacciato sul ghiacciaio del Piz Morteratsch), ai laghi di Cavloc, Silvaplana e Saint Moritz. Il gruppo di liguri è stato ospitato presso l’ Hotel Reine Victoria a Saint Moritz Bad ( 1856 metri sul livello del mare) in un accogliente albergo ottocentesco fra i più belli dell’Alta Engadina che dispone di un teatro storico nel quale si sono svolte le assemblee, gli incontri e gli spettacoli.
Comunione e Liberazione è un movimento ecclesiale il cui scopo è l’educazione cristiana matura dei propri aderenti e la collaborazione alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società contemporanea. È nato in Italia nel 1954 quando don Luigi Giussani, diede vita, a partire dal Liceo classico «Berchet» di Milano, a un’iniziativa di presenza cristiana chiamata Gioventù Studentesca (GS). La sigla attuale, Comunione e Liberazione (CL), compare per la prima volta nel 1969. Essa sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, è il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo. Attualmente Comunione e Liberazione è presente in oltre settanta Paesi in tutti i continenti.
“ In questi giorni di riflessione e condivisione abbiamo visitato- dice Maria Teresa Soro, una docente accompagnatrice- luoghi incantevoli e detto messa anche dinanzi a ghiacciai spettacolari. Insomma è stato un viaggio di grande spessore religioso ed umano, una forte occasione di crescita per i tanti giovani che vi hanno preso parte con entusiasmo e per gli stessi adulti che li hanno accompagnati”.
Ma la “ vacanzina” non è stata solo dedicata alla spiritualità ed alla riflessione c’è stato anche spazio per il divertimento ( giochi, balli, canti e concerti ) e per la cultura ( la musica classica, l’astronomia, la fisica e l’arte) nella tradizione dell’insegnamento del “ Gius” che desiderava giovani e adulti alla ricerca perpetua del bello attraverso la realtà. La tensione al bello ed al bene per don Giussani era una strada, un cammino di fede, un modo per “ riconoscere una Presenza”. La fede per Giussani è una “esperienza ragionevole” ed illumina ogni spazio della vita individuale (i rapporti umani, l’ esperienza lavorativa, la vita sociale e politica): la vera libertà dell’uomo sta infatti nella possibilità di risolvere il proprio desiderio di infinito nell’ incontro con Cristo.

CLAUDIO ALMANZI

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