Comunicazione d’Impresa e nuovi mercati. C’è un nuovo stile nel business
Se “la specie più forte è quella che risponde meglio al cambiamento” per tutte le imprese è fondamentale sapersi adeguare alle nuove esigenze dettate dal mercato. È questo il concetto alla base del convegno “Il nuovo stile del business” che si è tenuto ieri -lunedì 25 marzo- a Sondrio. Organizzato dalla Sezione Terzario Avanzato di Confindustria Sondrio con la partecipazione di Unicom, l’evento si è presentato come un momento di riflessione e confronto sulla comunicazione d’impresa quale indispensabile strumento a disposizione degli imprenditori per affrontare i cambiamenti dei mercati di riferimento.
“La comunicazione rappresenta una leva strategica per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, le nostre imprese non possono prescindere dal comunicare se vogliono diffondere il valore del loro brand e dei loro prodotti/servizi. Solo comunicando con strategia, chiarezza e professionalità otterranno la credibilità strategica e reddituale, la competitività necessaria per operare con successo nell’ambiente economico e sociale di riferimento” queste le parole di Donatella Consolandi, Presidente di Unicom.
Ma comunicazione d’impresa significa anche comunicazione integrata: i valori di un prodotto e della sua marca ed il suo posizionamento sul mercato, dipendono infatti da una serie di fattori affrontati nel corso del convegno da Alessandro Bianca, consulente di marketing e comunicazione integrata e attualmente C.O.O. e Strategic Planner dell’agenzia Publione S.r.l. (associata Unicom). “La strategia è il primo indispensabile aspetto di successo per una buona comunicazione d’impresa: l’analisi del posizionamento, degli obiettivi e del target di riferimento sono domande a cui è imprescindibile dare una risposta – ha spiegato -. Questa la base di una buona comunicazione d’impresa basata sull’integrazione delle caratteristiche del prodotto per raggiungere opportuni obiettivi in termini di comportamento del consumatore finale”.
La comunicazione d’impresa illustrata da Alessandro Bianca è quindi la capacità professionale di fare un’ottima comunicazione integrata attraverso la giusta strategia, che non è altro che “saper identificare i desideri più o meno palesi del nostro interlocutore e trasformarli in una realtà raccontata in modo facilmente percepibile” ha concluso.
Racconti che trasformano i mercati in conversazioni e anticiparli, prevederli, ma soprattutto comprenderli è un passaggio indispensabile per ogni imprenditore. Affrontarli, posizionarsi al loro interno e conquistarli è una strategia e un processo di comunicazione fondamentale per la crescita di un’impresa. Comunicare quindi, non solo verso il consumatore, ma anche in un mercato business to business. A questo proposito fondamentale spunto di riflessione è stato l’intervento di Federico Rossi, consigliere nazionale di Unicom.
Social media e aziende BtoB, un binomio possibile? Questa la domanda che ha posto al pubblico. “Non solo possibile ma ormai necessario – ha chiarito -. Il prodotto, inteso come promessa funzionale e caratteristiche tecniche, infatti, oggi è troppo facilmente e velocemente imitabile. Per quanto l’innovazione di prodotto e di processo restino delle direttrici chiave per le aziende industriali, non permettono più di costruire un vantaggio competitivo duraturo nel tempo. Le features, la qualità e l’affidabilità del prodotto costituiscono oggi non più il punto di arrivo ma un pre-requisito di partenza imprescindibile, senza il quale non si riesce neanche ad entrare nell’area competitiva.”
“Cosa c’é di veramente inimitabile?”, ha continuato Rossi, “Il dna profondo dell’azienda, il mix di mission, vision, stile imprenditoriale, organizzazione, strategia e anche ovviamente prodotti e innovazione. Tutti elementi che concorrono a fare dell’azienda una marca. La gestione strategica attenta dei rapporti tra marca e cliente e delle esperienze che questo vive in tutti i momenti di contatto con l’azienda è oggi imprescindibile. In quest’ambito assume centralità la gestione delle relazioni siano esse “fisiche” o digitali”.
“Tutti i momenti di contatto – ha concluso Rossi – sono oggi fondamentali, dalla centralinista all’agente, ma allo stesso modo i social media non possono essere più interpretati dalle aziende BtoB come un passatempo per ragazzi internet-victim o come una leva afferente esclusivamente al mondo BtoC. I social network sono oggi uno strumento aggiuntivo per gestire in modo sistematico i rapporti con i clienti e più in generale gli stakeholder e l’ambiente di riferimento. E non serve nascondersi perché tanto in facebook, twitter o linkedin ci sarà già qualcuno che sta parlando (bene o male) della vostra impresa”.