Sardegna: questione caro traghetti. Antitrust su posizione CNA-Fita
Caro traghetti in Sardegna, l’Antitrust con la multa agli armatori premia la linea di denuncia portata avanti dalla CNA-Fita
La presidente, Cinzia Franchini, commenta il provvedimento dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, esprimendo soddisfazione per quanto deciso
Con oltre 8 milioni di multa L’Antitrust dimostra che le tante segnalazioni ricevute, tra cui anche quella della CNA-Fita dell’estate del 2011, erano più che motivate e documentavano quanto il caro traghetti fosse causato non da oggettive condizioni di mercato bensì da un cartello anticoncorrenziale delle maggiori compagnie di navigazione. La CNA-Fita da oltre due anni infatti sta insistendo sul tema dei costi massimi e sulla necessità di liberalizzare settori strategici per la competitività di tutto il sistema produttivo italiano.
Il Caro traghetti, negli ultimi anni, ha assunto l’insostenibilità di altri aumenti come il caro gasolio, il caro pedaggi o il caro assicurazioni che mostrano quanto in Italia, in certi settori, la libera concorrenza sia ancora un problema. “Siamo molto soddisfatti – ha commentato Cinzia Franchini, presidente nazionale – perché la nostra associazione, con largo anticipo, ha saputo attivarsi nelle sedi opportune aggiungendo la sua denuncia a quella delle altre associazioni dei consumatori. Oggi con questa multa – ha proseguito la Franchini – l’autotrasporto ha saputo spuntare un risultato concreto per le sue ragioni premiando un lavoro di denuncia documentata che va avanti dall’estate del 2011”. CNA-Fita si augura che gli armatori, dopo questa sentenza, possano rivedere i prezzi facendo diminuire il costo complessivo dei servizi di traghettamento accogliendo in questo modo l’allarme che le imprese di autotrasporto sarde stanno lanciando da molto tempo.