“Viva la mafia, Pino Telejato sei lo schifo della terra”, Pino Maniaci nuovamente sotto attacco
Nuove minacce per Pino Maniaci, noto direttore di Telejato. Partinico si è svegliata con decine di scritte inneggianti alla mafia:“Viva la mafia, Pino Telejato sei lo schifo della terra”, “Maniaci sei un figlio di…” e una bara disegnata accanto. Un presagio di morte, una chiara minaccia che fa il paio con la lettera minatoria ricevuta di recente. Si sa Maniaci è da anni nel mirino di Cosa Nostra. In una intervista a Pino Maniaci su LiveSicilia leggiamo: “Partinico è un paese che i magistrati non hanno esitato a definire ‘anomalo’, dove si continua a sparare nonostante gli arresti eccellenti. L’anno scorso sono stati ben otto gli omicidi di mafia e due le lupare bianche. Quello di stamattina è probabilmente un regolamento di conti fra spacciatori, ma il clima sicuramente resta teso. Partinico è il punto di contatto, la cerniera fra le province di Trapani e Palermo, un posto in cui anche il fratello di Riina dichiara di avere difficoltà ad entrate, come i Lo Piccolo. Le famiglie locali dei Fardazza e dei Lo Biundo, o della vicina Borgetto, non fanno entrare nessuno. Sono usciti dal carcere boss di calibro, come Nicolò Salto tornato ai domiciliari per malattia, e il clima si fa incandescente. Le minacce a me sono il segno inquietante che qualcuno continua a inneggiare alla mafia. E’ terribile vedere certe scritte”. Anche di recente Maniaci era stato oggetto di lettere anonime e minacce, recentemente ha addirittura trovato un gattino con la testa schiacciata dove il giornalista parcheggia l’auto, nonostante sia vigilato e sottoscorta.
La solidarietà intorno a Maniaci è alta, il segretario di Assostampa Palermo, Roberto Ginex, dichiara: “Fatti come questi sono assolutamente intollerabili chi inneggia alla mafia e la difende è contro la Sicilia e i siciliani, il sindacato dei giornalisti è vicino a Pino Maniaci e a Telejato che siamo certi proseguirà senza indugi con la sua informazione libera e schierata dalla parte della società civile. Confidiamo infine nell’azione delle forze dell’ordine che indagano per scoprire gli autori di questi gesti vili”.