Acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google
Con il pagamento di 12,5 miliardi di dollari, 40 per azione in contanti, un sovrapprezzo del 63% rispetto alla chiusura di Wall Street di venerdì, l’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google apre una nuova sfida sul terreno della trasportabilità. Nel mirino di Moutain View anche gli oltre 17mila brevetti industriali detenuti dalla divisione Motorola che produce smartphone e tablet.
Tra i vari scenari ipotizzati si fa strada la possibilità di una produzione in proprio, in cui Android, il sistema operativo mobile targato Google, andrebbe a integrarsi con il comparto hardware Motorola. Sul piano industriale, ciò significherebbe spingere nella direzione promossa da Apple, che già realizza in proprio iPhone e iPad.
Nella partita a scacchi per il dominio nel mercato dei telefonini di ultima generazione, la mossa di Google ha due risultati. Da una parte permette di contrastare il versante delle cause legali per violazione della proprietà intellettuale minacciate da Apple, Microsoft e altri protagonisti hi-tech. Avendo rilevato anche mille copyright dalla Ibm. Dall’altra espande lo spazio di mercato Android, soggetto alla competizione Apple e dalla stessa Microsoft, che a novembre inaugurerà una nuova versione di Windows per i telefonini Nokia.
La sfida incrociata dai giganti dell’hi-tech sembra segnare la parabola discendente di laptop e computer tradizionali, in favore di soluzioni leggere, veloci e che garantiscono una connettività totale. Qui s’incardina il successo di smatphone e tablet. Una crescita esponenziale che si misura nella differenza tra i 61,9 milioni di apparecchi attualmente in circolazione rispetto ai 19,7 del 2010. Oltre alla mela di Cupertino altri gruppi cercano di imporsi nel settore. La Rim (Blackberry) ha già lanciato una sua tablet, Amazon dovrebbe seguire in autunno. E Google non vuole rimanere schiacciata dalla competizione.
All’orizzonte svetta il rischio di possibili scontri con gli altri produttori hardware che finora si sono affidati ad Android, ma che presto potrebbe entrare in concorrenza diretta con la stessa Google. Lenovo e Samsung sarebbero spinte verso una nuova partnership con Microsoft, se la gestione di Motorola Mobility non dovesse rivelarsi “un business eparato”, come promesso dal chief executive di Moutain View Larry Page.