Al Senato è battaglia. Il Paese reale fa paura al Palazzo
La Manovra diventa un fitto mistero, e, sebbene siano passate meno di 48 dal vertice di Arcore, la bufera è già calata, battaglia e lotta continua, nel Paese. Aria cupa, fitta di dubbi si respira anche online dove i quotidiani vengono sommersi da milioni mi mails. Insomma tutti vogliono il riconoscimento ed il riscatto del servizio militare e, tanto per non essere troppo misogini, la parità poi, ha sempre previsto il riscatto di almeno 4 anni universitari.Due novità che potrebbero saltare dopo la battaglia annunciata dai sindacati e la marcia indietro della Lega Nord che ha riaperto la partita. In mattinata è atteso un faccia a faccia tra il ministro leghista per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli e il titolare del Lavoro Maurizio Sacconi, accompagnati dai tecnici dei rispettivi dicasteri «per approfondire la materia previdenziale, in particolare non solo per l’ impatto finanziario ma soprattutto per l’ impatto sociale» come recita un comunicato del ministero guidato da Calderoli. Da stamane la battaglia arriva al Senato ed è previsto una sorta di «assalto» di 1.300 emendamenti da votare per cambiare la manovra. Un percorso che sulla carta prevederebbe in serata la sintesi da parte di governo e relatore.