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Italia, la terra dove il vino è diventato donna!
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L’area DOCG del Nobile di Montepulciano elegge le donne, non solo consumatore ideale ma anche promotrice del prodotto grazie proprio al palato sensibile ai gusti raffinati e al modo innato di fare ottimo marketing pubblicitario, non solo, Montepulciano nel 2010 è diventata una ambita meta turistica anche e sopratutto grazie al vino qui prodotto e diverse classifiche stilate da comunità web nominano la bella Montepulciano come 4 città turistica subito dopo Firenze, Siena e Bordeaux, questo anche grazie all’impegno e allo sviluppo del marketing voluto fortemente da nuove imprenditrici donna entrate nel Consorzio di produttori del vino locale che, in un solo anno sono a dir poco ben oltre che quadruplicate, da 17 infatti sono passate a 72.Storiche aziende ormai si sono tinte di rosa, a partire da Villa Sant’Anna gestita da Simona Ruggeri Fabroni e dalle dalle figlie Anna e Margherita hanno sicuramente fatto da battistrada, sino a giungere ad una delle ultime aziende rosa come quella di Croce di Febo gestita da Silvia Vincenti .
Ma il vino è rosa anche in altre zone di Italia tante infatti sono le vignaiole del Bergamasco dove per esempio nel “Podere della Cavaga” a Foresto Sparso, Nicla Acerbis gestisce 8 ettari di vigneto producendo vini Doc e spumanti e valorizzando il vitigno Franconia detto anche Imberghem, sempre nel bergamasco si trova “La Tenuta degli Angeli”, un’azienda vitivinicola di Carobbio degli Angeli magistralmente gestita da Manuela Ghidini e le figlie Roberta, Laura e Maria Testa. Le aziende produttrici di vino in rosa in Italia non sono solo queste, potremmo continuare a scrivere chilometri di parole!