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Imparare il sardo con un videogame si può! Le avventure di Archilai, Diadoru e Titinu

Imparare il sardo con un videogame si può! Le avventure di Archilai, Diadoru e TitinuSardegna terra di informatici e sviluppatori, oramai è una realtà. Oggi con vivo piacere scopriamo e riportiamo una importantissima notizia. Nasce un videogames in sardo, ovvero in limba (lingua sarda)

I protagonisti principe sono  Archilai, Diadoru e Titinu. Il videogame ha un nome particolarmente lungo ma accattivante: “Si ses atzudu, Ajò! Ite b’at… cuadu in dae segus de sa ghenna?” A realizzarlo è la  Polgames di Paolo Congiu nell’ambito di un progetto che vede insieme i Comuni di Sedilo (capofila), Paulilatino e Fordongianus. Fondamentale è la collaborazione dell’ufficio della lingua sarda della provincia di Oristano.

La realizzazione del progetto didattico multimediale, si legge, rientra nelle attività volte a promuovere iniziative culturali che mirano alla conoscenza ovvero approfondimento di tematiche inerenti la lingua e la cultura sarda, a rispondere all’urgente proplema di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico culturale, finanziate dalla legge 482/99.

Lo scopo del gioco, ovvero la conoscenza delle nozioni fondamentali della Lingua Sarda scritta e la sensibilizzazione delle persone sull’importanza del bilinguismo, è stato raggiunto: il messaggio è stato trasmesso in maniera leggera, piacevole, simpatica, con una veste nuova e colorata. Saranno proprio i tre giovani protagonsti ed avventurieri – Archilai (Antonio Murgia, Fordongianus), Diadoru (Francesco Oppo, Paulilatino) e Titinu (Alessandro Porcu, Sedilo) – che, attraverso mille peripezie ed un grande impegno volto al superamento degli ostacoli che incontreranno sul loro cammino ed all’apprendimento del sardo scritto, ci guideranno alla scoperta di uno dei più grandi tesori: la nostra lingua.

Saranno loro a renderci protagonisti della loro “pericolosissima” avventura alla ricerca del tesoro; un percorso lungo e travagliato che li vedrà impegnati nel difficilissimo ed obbligato passaggio attraverso il portone magico per la cui impresa, della quale saranno orgogliosi pionieri, è necessaria la conoscenza della lingua sarda scritta.

Archilai, Diadoru e Titinu, tenaci, coraggiosi ed orgogliosi del loro operato, scopriranno, alla fine dell’avventura, che arrivare all’obiettivo non era poi così complicato e saranno loro stessi ad incitare altri a cimentarsi nella loro stessa impresa ed affermare “Prova tue puru si tenes coràgiu”!

Il gioco  di piattaforme,  è corredato da testi informativi sulla lingua e sulla necessità di una variante scritta comune (elemento fondamentale perché la nostra minoranza possa realmente essere elevata a qualità di Lingua), da 18 lezioni con alcune nozioni di base di grammatica e ortografia ed esercitazioni pratiche che complicheranno l’avventura dei nostri protagonisti nella ricerca del tesoro ed infine nozioni sull’importanza del bilinguismo (fine ultimo della politica linguistica perseguita dagli enti e rappresentata, al termine del videogioco, da situazioni di vita reale realizzate grazie alla collaborazione dei cittadini del paese, del personale dei Comuni nonché del personale docente e degli studenti degli Istituti scolastici del territorio.  Ambientato nei tre paesi, pieno di colore, monetine, diamanti, e tesori che fanno da apripista al vero e unico tesoro finale, il bilinguismo!

Saranno tre le giornate dedicate alla presentazione del lavoro:

Sedilo (Comune capofila del progetto) – giovedì 15 dicembre, alle 11.30 presso la sala della consulata giovanile

Paulilatino – venerdi 16 dicembre, alle 16.30 presso il museo Palazzo Atzori

Fordongianus – sabato 17 dicembre, alle 16.00 presso l’aula consiliare del Comune.

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