Stop ai pagamenti superiori ai 1000. Pensioni non più in contanti. Il Governo delle Banche o di Poste Italiane?
Due gennaio: Stop. Da oggi nessun pagamento in contate superiore ai 999,99 euro sarà possibile. Come era previsto dalla Manovra Monti arriva la stop dei pagamenti in contanti sopra i 1.000 euro e dunque scatta anche il divieto del pagamento in contanti delle pensioni di importo superiore a tale livello. Paura, tensione e sconcerto. Ognuno ha letto la frase in modo diverso ma l’Inps ha già inviato a circa 450mila una lettera dove si spiega dal prossimo 7 marzo, l’Inps non potrà più corrispondere il sussidio in banconote, quando esso supera quell’importo. Entro febbraio 2012 i pensionati interessati dovranno comunicare all’istituto il canale alternativo attraverso il quale intendono ricevere l’assegno mensile, sia esso un conto bancario, un libretto postale o una carta ricaricabile.
Nessuna paura, le pensioni arriveranno della stessa somma già erogata ma sta ai pensionati comunicare la scelta di riscossione, meglio se mezzo sito o comunque attraverso il numero verde presente nella lettera, è poi possibile persino recarsi alle poste o alle banche e chiedere informazioni allo sportello.
Alle poste poi è possibile usufruire di una agevolazione unica. Poste italiane, per agevolare i pensionati, propone tre opzioni per l‘accredito della pensione a costo zero: apertura del Conto BancoPosta Più, il Libretto postale ordinario nominativo e la InpsCard. Come è noto, il Conto BancoPosta Più sarà offerto gratuitamente, senza alcuna spesa di tenuta conto, a tutti i pensionati Inps e Inpdap di età superiore ai 65 anni che accrediteranno la propria pensione sul conto entro il 31 marzo 2012 e manterranno attivo il servizio fino al 31 dicembre 2012, persino l’uso del postamat è totalmente grauitito. Mentre con un Libretto di risparmio nominativo ordinario, senza alcuna spesa di apertura o di gestione, può essere intestato anche ad altre persone e permette di eseguire operazioni di prelievo e di versamento in tutti gli uffici postali e i Postamat.
Poi c’è InpsCard, la carta di prelievo rivolta ai pensionati Inps che ritirano la pensione allo sportello degli uffici postali. La sua attivazione è gratuita e non ci sono spese per i prelievi di contante dai Postamat, la carta consentirà inoltre di effettuare acquisti presso gli esercizi commerciali convenzionati, senza alcun costo aggiuntivo.
Immediatamente sono scattate le polemiche, i più pensano si tratti di un escamotage governativo per far aumentare gli utili degli istituti di credito.