Italia

Andrea Manzuoli vittima di un delitto passionale? il mistero del delitto della tipografia a Prato

Prato, dietro la morte di Andrea Manzuoli ci sarebbe un delitto passionale e  forse il sesso.  Tante sono le voci di queste ore, c’è chi parla di gioco e chi di sesso fatto sta che il cadavere all’interno della  Cartotecnica Beusi di via Onorio Vannucchi, a Prato, dove lavorava come factotum e guardiano. L’uomo, secondo quanto emerso dall’autopsia, sarebbe stato torturato, prima di essere ucciso con dei colpi di bastone in testa, che gli hanno fracassato il cranio. Ma il corpo presenta anche delle ferite di arma da taglio, soprattutto a un braccio e a all’alluce del piede, quasi reciso. Segni che fanno ipotizzare un accanimento al limite della tortura, difficilmente spiegabile nel caso di una rapina degenerata in tragedia.

Il manico di scopa con cui e’ stato colpito, e’ stato trovato, ma del coltello con cui e’ stato torturato, non c’e’ traccia. Manzuoli e’ stato aggredito nella roulotte in cui viveva e costretto da piu’ persone ad aprire il capannone, di cui aveva le chiavi. Resta sempre in piedi la pista della rapina trasformatasi in omicidio, ma da ambienti investigativi si fa notare che nella ditta non c’era niente da rubare, a parte la carta della tipografia, e anche i due computer spariti sarebbero forse opera di depistaggio dei killer.

Si fa strada quindi l’ipotesi del delitto passionale, o di un regolamento di conti legato a debiti di gioco dell’uomo. Manzuoli aveva una figlia 14enne da una precedente relazione e ospitata in una casa famiglia; l’uomo aveva una nuova compagna da circa un mese. Gli inquirenti stanno scavando nel passato della vittima alla ricerca di possibili indizi.

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