Tir: la protesta piega l’Italia. Scarseggiano i generi di prima necessità
La protesta degli autotrasportato continua, i presidi piegano l’Italia. In Calabria la mobilitazione è al quarto giorno. Nella giornata di ieri diversi arresti hanno cercato di arginare le violenze che scaturivano nelle aree presidiate dai camionisti.I presidi che resistono sono quelli degli autotrasportatori in corrispondenza degli svincoli dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, sulla statale 106, all’imbocco della strada Ionio-Tirreno e all’altezza di Grotteria Mare. Inoltre vi sono diversi mezzi pesanti che risultano essere fermi sulla statale 18, a Scalea, Tortora e Guardia Piemontese, nel cosentino e, nel catanzarese, a Settingiano sulla statale 280 Catanzaro-Lamezia e a Botricello. Intanto diventa sempre più difficile, specie in Calabria reperire generi di prima necessità come latte, farina e uova, la frutta ed il pesce invece è terminato in quasi tutta Italia. E’ ormai noto però che il ministro per lo Sviluppo economico e le Infrastrutture Corrado Passera ha annunciato «una riduzione compensata dei pedaggi autostradali per il settore dell’autotrasporto che sarà pari, per il 2012, a 170 milioni di euro».Gravi danni economici anche alla Fiat dove diversi stabilimenti sono chiusi, 3 giorno di fermo di produzione allo stabilimento della Fiat di Piedimonte San Germano,nella zona di Cassino.