Pensioni scuola: la Camera vota l’ordine del giorno sui requisiti entro il 31 agosto
Era stato annunciato: sulla scuola non un passo indietro. Sebbene gli interessati ancora non lo sappiano torna alla ribalta la questione pensioni e termini utili per maturare i contributi , come è noto nel testo votato con fiducia alla Camera non vi era l’emendamento ovvero il decreto Milleproroghe non riporta nessuna modifica essenziale per i docenti e per il personale scuola, mentre in un emendamento a firma Ghizzoni, deputato del PD si chiedeva di mantenere le vecchie norme. Il PD però pur di mantenere fede a quello che si è detto nei mesi passati presenza un Ordine del Giorno dunque nei fatti riporta a galla l’emendamento che si era perso nei meandri tra camera e commissione.
Ecco il testo integrale dell’ordine del giorno n.79 accolto in maniera favorevole alla Camera dei Deputati.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 introduce una nuova disciplina previdenziale e l’articolo 24, comma 14 stabilisce che le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore della legge continuano ad applicarsi ai soggetti che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011, senza tener conto della particolare specifica normativa che permette, invece, agli insegnanti di accedere al pensionamento esclusivamente in coerenza con il calendario scolastico; come dimostrano gli ultimi dati ufficiali forniti dal Miur, che collocano i docenti italiani tra i più anziani dei Paesi Europei, gli interventi volti a ridurre le cessazioni del rapporto di lavoro per pensionamento incidono sull’invecchiamento del corpo insegnante,
impegna il Governo
in sede di discussione del primo provvedimento utile a prevedere un intervento normativo volto a introdurre il termine del 31 agosto 2012 per il personale del comparto scuola che ha maturato i requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto-legge 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
9/4865-AR/79 Ghizzoni, Gnecchi, Bachelet, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Levi, Lolli, Mazzarella, Melandri, Nicolais, Pes, Rossa, Russo, Siragusa.
Occorre ricordare che tra i fruitori di questa estensione al 31 agosto 2012 (termine dell’a.s.) entrerebbero molti docenti di classi di concorso in esubero, come le classi A075 e A076, che se non passasse l’emendamento sarebbero un costo per l’Amministrazione, visto che si parla di corsi di riconversione. Quindi meglio mandarli in pensione
entrare in una classe di ragazzi di 14 anni a 67 anni è una misera e ignobile fine per un’isegnante
Ma scusate…. se un cittadino contribuisce con un servizio di 40 anni che altro deve fare???
insegnare è una libera scelta, dettata dalla motivazione del docente. Se diventa un’imposizione …è pericoloso per tutti.