Economia

Sforbiciata ai costi della politica? Niente tagli, ma soltanto un controllo maggiore sulla spesa

On.Melis (PD), interrogazione alla Camera: Università, le discipline umanistiche sacrificate nonostante fondamentali per l'ItaliaOk definitivo dall’Ufficio di presidenza della Camera ai tagli per gli stipendi dei deputati. Questo il comunicato di Rocco Buttiglione al termine dei lavori «Sono decisioni immediatamente operative E’ stata decisa una riduzione del trattamento economico per tutti i deputati di 1.300 euro lordi mensili, circa 700 euro netti».  Si apprende che a  questi tagli si aggiunge una riduzione del 10% per le indennità dei deputati titolari di incarichi istituzionali, come il presidente della Camera, i vicepresidenti, i deputati questori, il segretario di Presidenza, i presidenti e membri degli uffici di presidenza degli organi parlamentari.E’ stato approvato lo schema di provvedimento sui limiti massimi degli stipendi dei dipendenti pubblici.

La novità più importante riguarda il  rimborso spese per il rapporto tra eletto ed elettore che  dalla prossima legislatura almeno la metà delle spese dovrà essere rendicontata. Insomma soltanto metà degli importi dovranno essere forniti giustificativi.

Possibili le novità   per uniformare i contratti dei collaboratori e farli durare al massimo per il tempo di una legislatura. Al momento, i contratti che legano parlamentare e portaborse sono i più disparati: si va dalla contrattualizzazione come “consulente” in fattura a quella “per prestazione d’opera occasionale”. Con le nuove regole, invece, dovrebbe esistere un “contratto tipo”, della durata di 5 anni, che consenta il passaggio dell’assistente parlamentare da lavoratore atipico a categoria professionale. I questori hanno risolto anche un impasse che pareva bloccare la riforma de

Per il Senato  la “diaria”, si adeguerà a quello della Camera con  modalità per il calcolo delle presenze e delle assenze dei parlamentari anche in Commissione. Il nuovo sistema, che prevede la firma di un foglio presenze, pena la comunicazione dell’assenza del senatore ai lavori della commissione. La norma dovrebbe entrare in vigore già da febbraio.


 

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