Scienze e Tecnologia

Nel cielo una splendida miniera di diamanti. Messier 9 e le sue stelle rosa e blu

Esistono delle stelle  più belle delle altre, queste sembrano dei diamanti che virano tra il rosa ed il blu, quasi a essere delle gemme preziose. Insomma in cielo ci sarebbero migliaia di diamanti rosa e blu .Sono le stelle di Messier 9, così come appaiono dal telescopio spaziale Hubble gestito da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa).


Messier 9 è un ammasso globulare,  uno ‘sciame’ sferico di migliaia di stelle situato a 25.000 anni luce dalla Terra vicino al centro della Via Lattea, così vicino che le forze gravitazionali del centro galattico lo comprimono deformandolo lievemente. Nell’immagine si distinguono circa 250.000 stelle alcune delle quali sono rosse altre blu, le stelle rosse sono più ‘anziane’ e fredde, mentre le stelle blu sono più giovani ed estremamente calde.
Si pensa che gli ammassi globulari ospitino alcune delle più vecchie stelle della nostra galassia, nate quando l’universo aveva solo una frazione dell’attuale età. Oltre ad esser più vecchie del Sole, hanno circa il doppio dell’età della nostra stella, le stelle di Messier 9 hanno anche una composizione marcatamente diversa. Sono arricchite con molti meno elementi pesanti rispetto al Sole.


In particolare elementi cruciali per la vita sulla Terra, come ossigeno, carbonio e ferro che forma il nucleo del nostro pianeta, sono molto scarsi in Messier 9 e in ammassi simili. Questo perché nell’universo gli elementi più pesanti si sono formati gradualmente nel nucleo delle stelle e si sono diffusi con le esplosioni delle supernovae. Quando le stelle di Messier 9 si sono formate, nell’universo vi erano quantità molto piccole di questi elementi.
L’ammasso globulare Messier 9, è stato scoperto dall’astronomo francese Charles Messier nel 1764 al quale deve il nome. Anche con i più avanzati telescopi dell’epoca era impossibile individuare le singole stelle Messier vide solo un debole macchia di luce e l’astronomo classificò l’oggetto come nebulosa. Fu solo più tardi alla fine del ‘700 che gli astronomi, fra questi William Herschel, iniziarono a individuare le stelle dell’ammasso.


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