Mediterranews

Terremoti, allineamento pianeti ed eclissi, tra scienza e mistero

Terremoti, allineamento pianeti ed eclissi, tra scienza e mistero Tra tutte le teorie sui terremoti spicca quella dell’allineamento dei pianeti, molto simile a quella di Bendandi, che, come abbiamo già scritto cercava di spiegare il fenomeno dei terremoti trovando una specie di parallelismo con l’allineamento dei pianeti. Infatti è Bendandi che scriverà che gli allineamenti di qualsiasi pianeta potevano causare dei terremoti.

Sebbene la scienza contemporanea non abbia mai voluto accreditare come valide le teorie di Bendandi è pure vero che nella storia recentissima alcuni eventi sismici sono collegati con l’allineamento dei pianeti o per lo meno potrebbero godere di una certa affinità.


Altri fenomeni celesti con ripercussioni sulla Terra e, con possibili terremoti sono le Eclissi. Sebbene il  fenomeno non fosse visibile dall’Italia il 20 maggio c’è stata una  eclissi solare  nettamente  visibile in  Asia, nella regione del Pacifico e parte del nord America. L’eclissi maggiore  è stata visibile alle coordinate 49.1N 176.3E, nell’Oceano Pacifico settentrionale al largo delle Isole Aleutine alle ore 23:53 UTC .

Le eclissi si ripropongono sistematicamente, seguendo quelli che vengono definiti “cicli di Saros”, che contano un periodo di circa 19 anni nel ripetersi del fenomeno; lo stesso, tuttavia, non avviene mai allo stesso modo né sulle stesse zone. La periodicità è in virtù del fatto che Terra, Sole e Luna tornino ad occupare le medesime posizioni durante le eclissi, in ciascun nuovo ciclo di Saros.

La localizzazione geografica dell’evento, degna di nota dal punto di vista astronomico, avanza pretese di collegamento sia a fenomeni fisici sia ad eventi storici ed esoterici. Gli astrologi sostengono, per esempio,  che gli effetti fisiologici di una eclissi di Sole sul corpo umano siano molto lunghi, anche fino a un anno, con picchi nei giorni precedenti all’eclissi, il massimo il giorno stesso del fenomeno, per poi andare lentamente a scomparire.

Sebbene non ci siano riscontri scientificamente oggettivi si è sempre teso  a mettere in relazione il fenomeno, soprattutto l’eclissi totale di Sole, con eventi geologici come forti terremoti ed eruzioni vulcaniche.

L’osservazione incrociata tra eclissi solari totali e fenomeni sismici più o meno contestuali verificatisi in passato ha mostrato una relazione nel cono d’ombra delle regioni colpite e di quelle immediatamente adiacenti, rispetto alle zone vicine ma del tutto estranee all’evento. La dinamica è stata spiegata ipotizzando una variazione della gravità esercitata sulla Terra nelle zone in cui la presenza del cono d’ombra gettato dalla Luna ha impedito che il Sole esercitasse la consueta attrazione gravitazionale sul pianeta. Il percorso in ombra, dunque, avrebbe indotto le regioni interessate ad una forza gravitazionale inferiore rispetto ad altre parti della Terra. La discrepanza gravitazionale tra le zone interessate dall’eclisse e quelle nelle immediate vicinanze, supportata da una certa differenza termica, avrebbe determinato il sisma nelle regioni adombrate o in quelle adiacenti.

Negli ultimi anni è stato notato come forti terremoti si verificassero proprio nelle zone interessate, in prevalenza dove il cono d’ombra della Luna era prominente o l’eclissi di Sole era totale. In realtà il sisma non sempre è stato contestuale all’eclissi, verificandosi spesso a distanza di qualche giorno, prima o dopo il fenomeno; forti eventi sismici sono stati registrati anche a notevoli distanze, ma sempre nello stesso periodo. La coincidenza dei sismi in un breve lasso di tempo rispetto all’eclissi ha suscitato l’ipotesi che una qualche connessione tra i due fenomeni dovesse pur esistere.

Per il sito Segni dal Cielo, retrocedendo, a partire dall’ultima eclissi di Sole totale, le date alle quali è possibile associare eventuali riscontri sismici sono:


Il 18 luglio, a Papua Nuova Guinea, ci furono due terremoti di magnitudo 6,9 e 7,3.

Il 23 luglio 2010 ci furono tre terremoti di magnitudo superiore a 7 gradi della scala Richter nelle Filippine, Isola di Mindanao

Il 24 luglio, allo stesso epicentro, il sisma fu di magnitudo 6,5.

Il 25 luglio, stessa zona, un sisma di magnitudo minore.

Il 15 luglio, un terremoto di magnitudo 7,8 aveva colpito la Nuova Zelanda. L’epicentro fu localizzato in mare, ad una profondità di 33 chilometri, e fu dato l’allarme per un’onda anomala; allarme poi rientrato poiché la stessa era alta “solo” 20 metri.

Nello stesso giorno vi furono altri due sismi, rispettivamente di 6,1 e di 6,5 della scala Richter.

Lo stesso giorno un terremoto di magnitudo 6,1 della scala Richter colpì il Sichuan, la regione sudoccidentale della Cina.

Il 31 marzo, un violento terremoto causò in Iran decine di vittime e oltre 1200 feriti. Le scosse, di magnitudo compresa tra i 4,7 e 6 gradi della scala Richter, distrussero 330 villaggi.

Il 17 novembre 2003 l’Alaska era stata colpita da un terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter.
Il 18 novembre 2003 c’era stato un terremoto di magnitudo 7,3 nel Giappone e nelle Isole Aleutine, che aveva fatto innalzare il livello delle maree.

L’elenco continua all’infinito all’indietro .

Intanto è pure vero che persino la Nasa ha parlato di possibile relazione tra eclissi e terremoto: “la teoria del terremoto legata all’eclissi è così enunciabile: quando le forze gravitazionali del Sole e della Luna esercitano la loro influenza congiunta su una placca che non ha subìto terremoti recenti, tale influenza è determinante nel causare lo “strappo della cucitura” e quindi un terremoto importante”.

Il dr. James Forster, della NASA, intervistato nella medesima occasione, concordava che “Terremoti ed eruzioni vulcaniche effettivamente si verificano nei momenti di eclissi. Ma le registrazioni mostrano che si verificano con frequenza maggiore o senza energia rispetto ai giorni di lune piene o noviluni – senza eclissi – oppure quando tutti i pianeti si allineano sullo stesso lato del Sole o nei giorni in cui la Luna è in fase gibbosa o a mezzaluna”.

Stranamente però nel cielo l del 20 maggio 2012 c’è un’eclissi anulare di Sole, e l’allineamento celeste.

Che ci si voglia credere o no, anche ad un occhio superficiale non può sfuggire la correlazione geometrica tra la figura disegnata nel campo e quella raffigurata nel cielo.
“Come in alto, così in basso” era il motto di antichi popoli che possedevano conoscenza e saggezza. Conoscenza nel capire i segnali, saggezza nel rispettarli.
A noi, a questo punto, invece, non resta che aspettare.

Exit mobile version