Salute

Sclerosi multipla: cause e incidenza

La sclerosi multipla è diventata, soprattutto negli ultimi anni, una delle patologie più insidiose e diffusa che colpisce soprattutto i giovani adulti con una particolare incidenza sulle donne. Considerata come la seconda causa di disabilità, seconda solo agli incidenti stradali, la sclerosi multipla è una malattia ancora senza una cura definitiva, che causa nei pazienti che ne sono colpiti numerose difficoltà e un notevole abbassamento della qualità della vita.

Per quanto concerne le cause, al momento non è stato ancora possibile accertarle tutte, in quanto si tratta spesso sia di fattori ambientali che di cause genetiche, sebbene in molti non abbiano escluso che possano essere coinvolte anche numerose concause.

Ad oggi è stato però possibile individuare una serie di fattori predittivi di tipo genetico, attraverso i quali è almeno possibile prevedere in che modo la patologia si svilupperà. L’aver scoperto fattori di questo tipo è stato molto importante e spesso decisivo per la ricerca scientifica che in questo modo è riuscita a compiere passi in avanti fondamentali, soprattutto relativamente alla prevenzione della sclerosi multipla nei giovani.

E proprio i giovani, per la precisione la fascia di età tra i 15 e i 50 anni risultano essere i più colpiti da questa patologia che, negli ultimi anni, ha addirittura incrementato la propria incidenza, registrano 1800 nuovi casi annui.

Nell’ottica delle prevenzione un ruolo fondamentale hanno avuto e hanno anche i fattori genetici, in quanto se si riuscisse ad individuarli con un certo tempismo, sarebbe possibile intervenire con maggiore efficacia sulla malattia. Ma lo scopo della ricerca non è solo quello di individuare una cura per la sclerosi multipla, ma anche di migliorane i sintomi in modo da assicurare ai malati che ne sono colpiti uno standard di vita migliore.

Proprio per contrastare gli effetti della sclerosi multipla si sono sviluppate negli ultimi tempi una serie di differenti terapie, ognuna basata su principi disparati; si va dalle terapie immunomodulanti, capaci cioè di ridurre la gravità e la frequenza degli attacchi, alle terapie a base degli immunosoppressori, che vengono utilizzate specialmente per la prevenzione, sino a giungere alle più recenti scoperte basate invece sull’utilizzo delle cellule staminali che potrebbero aver un ruolo fondamentale nella riduzione dei sintomi della patologia.

Per maggiori informazioni sulla sclerosi multipla leggete qui.

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