Italia

Savona Bloccati lavori prolunngamento a mare Probabili infiltrazioni mafiose

Incredibile epilogo, a Savona, dell’appalto per il rifacimento dei giardini del prolungamento approvato dal Consiglio Comunale l’anno scorso avendo a disposizione quasi 3 milioni di fondi, Por, messi a disposizione dalla Regione Liguria.

Dallo scorso anno, quando è uscito il bando di gara europeo, a Palazzo Sisto sono arrivate le domande di partecipazione  di circa 40 ditte da tutta Italia. I nominativi sono stati inoltrati alla Prefettura per le doverose verifiche anti-mafia (Protocollo della legalità). Questa verifica ha sollevato due problematiche. Tempi lunghi da parte della Prefettura a causa delle molte verifiche di altri appalti provinciali; poi, la più grave, una tra le quaranta ditte, ha probabili infiltrazioni mafiose.

La segnalazione della Prefettura ha creato perplessità  in Comune; il paradosso è che alla fine mette a rischio i finanziamenti regionali, quindi la possibilità  per i savonesi di non avere un parco urbano nuovo di zecca.

In queste ore, il consiglio Comunale sta valutando soluzioni per poter proseguire con il bando d’appalto per evitare un eventuale sequestro del cantiere e il conseguente blocco dei lavori. L’idea più probabile è utilizzare il finanziamento regionale a metà tra la messa in sicurezza del rio Molinero (tra Legino e via Nizza) e il resto su un progetto drasticamente ridotto dei giardini Prolungamento a mare.

Rimane però il rammarico per come un’opportunità così favorevole per la città, visto che il cantiere del Prolungamento che doveva essere celebrato persino dall’arrivo del Presidente Napolitano per l’inaugurazione del parco in onore di Sandro Pertini, sia diventata un problema latente.

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