Gli investigatori definiscono ”il simbolo del potere mafioso esercitato dalla cosca Gallico sul territorio di Palmi”, il palazzo sequestrato a Palmi in un’operazione di Polizia.
E’ un immobile di quattro piani con cinque appartamenti abitati e quattro rustici, situato in un appezzamento di terreno circondato da alte mura di cinta e protetto da un massiccio cancello blindato. L’immobile, il cui sequestro è stato disposto dal Tribunale di Reggio Calabria , è di proprietà di Lucia Giuseppina Morgante, di 86 anni, vedova di Antonino Gallico. L’edificio ha un del valore di 3 milioni di euro.
L’operazione, a quanto riferiscono gli investigatori, ha una importante valenza simbolica in quanto è “emblema del potere esercitato dal clan Gallico sull’intera comunità di Palmi e nel territorio della Piana di Gioia Tauro” e “base logistica per gli affari della famiglia che negli anni scorsi ha rappresentato il rifugio per lo stesso Giuseppe Gallico, per il padre Antonino ed il fratello Domenico, durante il periodo della loro latitanza”.
