Palermo: e se la mafia ha ripreso a sparare? L’agguato a Francesco Nangano
Palermo, si infittiscono le indagini legate all’agguato che ha visto la morte di Francesco Nangano.
Nangano è stato ucciso in via Messina Marine.
A quanto pare la morte di Nangano sarebbe legata alla malavita organizzata e a Cosa Nostra, infatti per gli investigatori Francesco Nangano, sarebbe uno dei presunti boss di Brancaccio.
Probabilmente l’ordine di morte per Nangano è arrivato dal carcere. Secondo gli inquirenti le modalità di azione dei killer sarebbero da ricondurre a Cosa Nostra, sembra infatti che il gesto sia stato molto freddo. Si apprende infatti che su sei i bossoli calibro 9 per 21 millimetri trovati dalla scientifica ieri nel corso del sopralluogo; cinque hanno raggiunto al corpo Francesco Nangano che era appena uscito dalla macelleria Da Gigi in via Messina Marine per la consueta spesa.
Insomma un’agguato studiato e ben deciso. I killer coperti da classico casco integrale avrebbero affiancato l’auto di Nangano e fatto fuoco, secondo alcuni testimoni i criminali non sarebbero nemmeno scesi dalle moto.
La vita di Nangano è particolare, ufficialmente è un commerciante d’auto, ma ha passato parecchio tempo in carcere per poi essere assolto da tutte le accuse compresa quella di essere stato legato alla famiglia mafiosa di Brancaccio. Però negli ultimi mesi Nangano era nell’occhio del ciclone.
A far pensare ad un’omicidio di stampo mafioso pare siano oltre le modalità anche la location, Nangano viene infatti ucciso nel suo quartiere.