Sardegna: calo vertiginoso dei posti di lavoro per industrie e servizi. Allarme CNA regionale
Calano vertiginosamente in Sardegna i posti di lavoro nel settore industriale e dei servizi. Nel secondo trimestre dell’anno, secondo i dati dell’osservatorio Excelsior/Unioncamere rielaborati dal centro studi della Cna regionale, le assunzioni attese dalle imprese sarde per lavoratori dipendenti sono state 7.630, ovvero oltre 1.100 in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. La minore richiesta di personale riguarda però esclusivamente i lavoratori stagionali.
«Le aspettative delle nostre imprese sulla stagione estiva alle porte sono decisamente negative», spiegano Bruno Marras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna sarda. «Al continuo deterioramento del contesto economico nazionale che negli ultimi anni ha prodotto una riduzione degli arrivi turistici in Italia si è aggiunto il trend negativo generale avviato nel 2009 e che nel 2012,( quando per la prima volta dopo 6 anni si sono registrati meno di 2 milioni di arrivi negli esercizi alberghieri e complementari dell’isola), ha riguardato anche gli arrivi internazionali in Sardegna».
Lo studio della Cna, analizzando i flussi occupazionali annuali attesi dalle imprese isolane, rileva una perdita netta di oltre 30 mila posti di lavoro richiesti dalle imprese sarde tra il 2008 e il 2012: dalle 70 mila unità lavorative del 2008 si è arrivati infatti alle poco meno di 40 mila unità attese del 2012. Al netto delle uscite attese per scadenza di contratto o pensionamento – sottolineano i vertici dell’associazione – si ottiene un saldo negativo complessivo di circa 33 mila unità di lavoro tra il 2008 e il 2012 (circa -36 mila è il calo complessivo dell’occupazione nell’industria e nei servizi attestato dall’Istat).
«Nonostante sia nota la tendenza del sistema della piccola e media impresa a conservare il proprio personale dipendente anche nelle situazioni di difficoltà economica», spiegano Marras e Porcu, «la crisi economica si è purtroppo riflessa anche sulle aspettative occupazionali del mondo artigiano regionale che negli ultimi sei anni ha registrato un saldo negativo di oltre 8 mila occupati in meno, pari addirittura al 25% del totale regionale. In base a questi dati – concludono i vertici della Cna – il peso occupazionale del settore artigiano in Sardegna, al netto di imprese agricole e delle imprese del settore pubblico, sembra essersi ridotto dal 15% del 2008 a meno del 14% nel 2012, a testimonianza, ancora una volta, del duro impatto che il protrarsi della difficile situazione economica regionale sta avendo sul settore artigiano regionale».