Salute

Sclerosi Multipla: uno studio su CCSVI e disturbi cognitivi

bmc medicineE’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica BMC Medicine uno studio intitolato “L’insufficienza venosa cronica cerebrospinale non è associata ai disturbi cognitivi nella sclerosi multipla“.

Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Buffalo (New York) l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) è stata riportata nella sclerosi multipla (SM) ma il suo significato in relazione alle funzioni cognitive non è ancora definito.


Lo studio ha misurato l’associazione tra la presenza e gravità della CCSVI e il deterioramento cognitivo nei pazienti con SM.

La CCSVI è stata valutata utilizzando l’ecodoppler extra-cranico e trans-cranico su 109 pazienti con SM (sottotipi di malattia: 79 con SM recidivante-remittente, 23 con SM secondariamente progressiva e 7 con SM primariamente progressiva). Un soggetto è stato considerato CCSVI-positivo se sono stati soddisfatti > = 2  criteri emodinamici venosi. E’ stata somministrata una batteria di test del Minimal Assessment of Cognitive Function (MACFIMS) per valutare l’intero spettro di domini cognitivi noti per essere colpiti dalla SM. La depressione è stata quantificata utilizzando la Beck Depression Inventory Fast Screen (Valutazione veloce dell’inventario della depressione di Beck). Sono state utilizzate correlazioni parziali, analisi della varianza (o covarianza) e di regressione lineare per esaminare l’ipotesi che lo stato di CCSVI sia legato alla cognizione o alla depressione dopo il controllo per istruzione e sesso.

64 pazienti (58,7%) sono stati considerati CCSVI-positivi. I modelli di regressione predittivi del punteggio di gravità dell’insufficienza emodinamica venosa non erano statisticamente significativi per nessuna delle variabili predittive MACFIMS. I test di analisi della varianza hanno mostrato un effetto significativo della diagnosi CCSVI-positiva sulle capacità cognitive in uno solo dei 10 risultati di MACFIMS, uno era nella direzione opposta dell’ipotesi testata. Non c’era corrispondenza tra diagnosi di CCSVI e depressione, come misurato dalla BDIFS.

Al termine dello studio, secondo gli autori, non è stata trovata alcuna evidenza di un’associazione tra la presenza e gravità della CCSVI con il deterioramento cognitivo e la depressione nei pazienti con SM.

Fonte: http://www.biomedcentral.com/1741-7015/11/167/abstract


COMMENTO:

Secondo questo studio dell’Università di Buffalo il 58,7% dei malati di sclerosi multipla ha la CCSVI.

Questi dati smentiscono i risultati dello studio CoSMo di Aism (non ancora pubblicato su alcuna rivista scientifica) che hanno invece trovato nei malati di SM una percentuale di CCSVI del 3%

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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