Nurarcheofestival “Rock me Mr. Hamlet” Lanusei 01 settembre
“Rock me Mr. Hamlet”, Lanusei, parco archeologico bosco Selene, 01 settembre 2013, ore 19:00
ore 17:30 visita guidata al sito – installazione “La Dea delle Libagioni”
Domenica 1 settembre 2013, alle ore 19, presso la tomba dei giganti del bosco Selene, nell’ambito del NURARCHEOFESTIVAL – Intrecci nei teatri di pietra, organizzato da Il Crogiuolo in collaborazione con il Teatro del Sottosuolo, andrà in scena lo spettacolo ““Rock me Mr. Hamlet” Progetto per 5 danzatori” della compagnia Tersicorea: coreografia Simonetta Pusceddu; interpreti danzatori, Nicole Cefis, Paola De Felice, Elisa Melis, Annalisa Rocca, Jorge Sese Ruitz; costumi e scenografia Simonetta Pusceddu, la scena artigianale è fattta di materiali poveri e riciclati; disegno luci Enrico Sau
“Fragilità il tuo nome è donna” – soliloquio atto 1° scena 2° dell’Amleto – paradigma e archetipo attraverso il quale questa scrittura coreografica vuole dar voce al personaggio di Ophelia,; un percorso dunque al femminile che mette in luce il dramma come metafora illuminante del dolore e dell’abbandono, dentro una cornice fiabesca e onirica. Surreale e grottesca rappresentazione della tragedia individuale e del disastro collettivo, in “Rock me Mr. Hamlet”, Amleto diventa l’incarnazione femminile attraverso la proiezione dei 4 personaggi di Ophelia, proiezione della sua follia e delle sue visioni. Una creazione strutturata in una sequenza di assoli creati sulle peculiarità emotive e sulla natura interpretativa dei danzatori coinvolti. In scena personaggi antitempo, antimateria, antiluogo, dentro l’immaginario di creature di un mondo femminile e maschile insieme.
Il percorso strutturato come la tragedia greca, mette in luce il lievitare della vita nel corpo, nella natura, nel sesso, nell’acqua, nel delirio e il richiamo incessante all’Origine e alla Trascendenza: “la stessa Origine, non veduta come passato, ma come fondazione dell’attuale e proiezione nel futuro: il senso del precipizio e l’angoscia implacata: lo stridore e l’armonia: la certezza che i due princìpi Maschio e Femmina sono indeterminati e coabitano nell’opposizione, repressa e negata dalla volontà di potenza: il valore assoluto della seduzione: il Fato, gli dei, dentro e fuori l’umano: lo strazio e la santità: il lungo vagabondaggio dell’uomo e la tenerezza, l’unicità della persona….”
Lo spettacolo sarà preceduto, ore 17.30, dalla visita guidata al sito a cura della cooperativa La Nuova Luna e dall’inaugurazione dell’installazione, appositamente creata per l’occasione, “La dea delle libagioni” di Marilena Pitturru.
Area del ritrovamento del bronzetto nuragico della sacerdotessa delle libagioni, il bosco di Selene.
L’azione installativa coglie ciò che natura offre: un albero da cui emerge una figura spirituale, collo esile, braccia possenti protese al cielo, guarda la Tomba del Gigante II . Collare e mantello la qualificano “Dea delle libagioni”. Per un giorno si lascia riconoscere prendendosi cura anche di noi lì presenti.
Il percorso installativo all’interno del Festival è curato da Alessandra Menesini.