Cancellare i capillari: tecniche e novità utili alle donne
I capillari, e le varici, sono un tormento per le donne: quelle anti estetiche diramazioni di colore bluastro, con o senza abbronzatura, riescono a diventare un vero e proprio incubo. Quelle venuzze, infatti, diventano evidenti a causa del caldo, e dello svanire dell’abbronzatura: il 75% delle donne ha le gambe segnate dai capillari. Come reagire? Semplice, controllando accuratamente il tipo di problema si può intervenire anche con azioni non invasive, e assolutamente all’avanguardia. Vediamo, allora nel dettaglio quali possono essere le possibili soluzioni: per cancellare i capillari si può ricorrere all’uso del laser micro. All’interno della ragnatela di capillari viene iniettata una sostanza chiamata polidocosanolo: questo farmaco secca i capillari e ne permette la chiusura nel giro di 10 giorni. Una grande novià è l’Endo Light, ovvero un laser di ultima generazione: grazie ad una sonda piccolissima, questo strumento buca la pelle, entra nel capillare e lo chiude attraverso degli impulsi luminosi. Il lato positivo è che questa tecnica non comporta anestesia. Il lato negativo, invece, è quello economico: da 100 a 250 euro il prezzo di ogni seduta.
Per cancellare definitivamente i capillari esistono varie tecniche: oltre al laser, la medicina ha proposto anche la Trap. Si tratta di una tecnica che mira a a rigenerare il capillare dal suo interno. Attraverso un ago sottilissimo, si fanno tante piccole punture iniettando una sostanza chiamata salicilato di sodio: quest’ultima, in realtà, è già presente nel nostro organismo, e permette di rinforzare le pareti dei capillari. In media, sono necessari dalle 6 alle 10 sedute: ognuna di esse può costare, in media, 100 euro.
Infine, un altro modo di risolvere la “questione capillari” prevede l’uso di un microuncinetto: si tratta di una tecnica utilizzata per le vene varicose più grosse e spesse. Proprio per questo motivo, questo tipo di intervento richiede una leggera anestesia locale. Il lato positivo è che può essere effettuato anche in ospedale attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.