Banda della Magliana. Sequestro beni a Olbia per Enrico Diotallevi e altri
La Guardia di finanza e i carabinieri del Ros hanno posto sotto sequestro di beni per 25 milioni a Ernesto Diotallevi, considerato uno dei capi storici della banda della Magliana. Nel blitz sono stato sequestrati numerosi beni immobili, che l’uomo, ritenuto uno dei capi della banda della Magliana aveva acquisito
Tra i beni sequestrati a Ernesto Diotallevi risulta un lussuoso appartamento in zona piazza Fontana di Trevi ma anche un magnifico complesso di villette a schiera con vista a mare in Sardegna.
Il sequestro di beni emesso dalla DDA di Roma oltre ad Ernesto Diotallevi va a colpire anche la moglie Carolina Lucarini, i figli Mario e Leonardo e qualche prestanome.
Da quel che hanno rilevato gli inquirenti Diotallevi sarebbe risultato a capo di un ingente patrimonio immobiliare di certa derivazione illecita non solo, è risultato pure il capo di una pericolosa realtà criminale. Infatti Ernesto Diotallevi è da sempre ritenuto il faccendiere legato agli ambienti dell’estrema destra, non solo già intorno alla metà degli anni settanta è conosciuto per la sua attività di usuraio. Diotallevi Viene poi introdotto nella banda della Magliana da Abbruciati come suo tramite con la mafia siciliana (per via della sua amicizia con Pippo Calò), verso altre associazioni malavitose e verso il mondo economico finanziario, nel quale vanta notevoli entrature. Col tempo, poi, va a costituire l’anima finanziaria del gruppo di Testaccio-Trastevere, oltre che a occuparsi di riciclare e investire i capitali della Magliana
Nella inchiesta patrimoniale poi la GdF ha potuto rilevare l’intestazione di beni immobili a persone vicine e compiacenti come Roberto Ciotti e Alessandro Floris, a capo delle relative società immobiliari C Immobiliare S.r.l. di Rimini, Gestimm S.r.l. e Sepefi Sr.l. entrambe di Roma.
Il Tribunale di Roma, a seguito di richiesta della Dda ha emesso ilprovvedimento che ha reso possibile il quote societarie, capitale sociale e patrimonio aziendale di 7 societa’ di capitali operanti nel settore della compravendita di beni immobili, della costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, del commercio energia elettrica, dei trasporti marittimi e delle holding impegnate nelle attivita’ gestionali, tra i sequestri emessi risultano anche quelli ad una villa sull’Isola di Cavallo (Corsica); ma anche 9 mezzi di trasporto tra auto e moto; 42 unita’ immobiliari tra in Roma, Gradara (PU) e Olbia, un immobile di pregio a piazza Fontana di Trevi composto da 14 vani e mezzo, ed il succitato complesso turistico di villette a schiera, fronte mare, a Olbia.
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