Salute

Sclerosi Multipla: secondo uno studio argentino l’angioplastica per la CCSVI può migliorare le condizioni cliniche

34E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica International Angiology il riassunto (Abstract) di un interessante studio intitolato “Angioplastica venosa nell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale associata con la sclerosi multipla: risultati dopo 2 anni di follow-up“, presentato durante il 17° Congresso Mondiale dell’Unione Internazionale di Flebologia (UIP), che si è tenuto a Boston (USA) nel settembre scorso.

Alcuni ricercatori argentini di Buenos Aires volevano dimostrare la fattibilità, la tolleranza e i risultati dell’angioplastica venosa (VA) nei pazienti con associata insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) e sclerosi multipla (SM).

Questo studio di caso comprendeva 19 pazienti con SM e CCSVI confermate da settembre 2010 a gennaio 2013 e selezionati per la VA per via di una scarsa risposta e/o grave intolleranza alle terapie mediche. 10 uomini e 9 donne presentavano SM recidivante-remittente (n = 14) e secondariamente progressiva (n = 5) confermate con i criteri rivisti di McDonald. Le lesioni di CCSVI consistevano in stenosi e flusso rallentato del drenaggio venoso nel cervello e nel midollo spinale, dove la diagnosi era basata sulla valutazione clinica e neurologica (CNE), EcoColorDoppler cervicale (CDU) e flebografia (PH) delle vene giugulari (JV) e azygos (AV). I controlli post-VA tra 1 e 24 mesi includevano le valutazioni CNE e CDU. Sono state descritte le complicazioni legate alla VA. E’ stato utilizzato il test di Wilcoxon per l’analisi statistica di questo studio preliminare in corso.

La CDU ha descritto 15 pazienti con lesioni della JV e la PH ha confermato 13 pazienti con stenosi alla JV e 8 pazienti all’AV. La VA è stata eseguita su 33 JV e 8 AV. Gli esami di CNE miglioravano subito dopo la VA con il massimo effetto tra 6 e 12 mesi. Tra 12 a 24 mesi, è stata osservata in molti pazienti una tendenza a diminuire i benefici per poi stabilizzarsi. 8 pazienti presentavano restenosi della JV tra 1 e 12 mesi senza complicanze maggiori. La tolleranza era eccellente e la fattibilità ha dimostrato risultati eccellenti in tutti i pazienti.

Al termine dello studio, secondo gli autori, i pazienti con associate CCSVI e SM possono migliorare le loro condizioni cliniche con l’angioplastica venosa (VA) che ha dimostrato di essere sicura e ben tollerata.

Fonte: http://www.minervamedica.it/it/riviste/international-angiology/fascicolo.php?cod=R34Y2013S01

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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