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Altre spigolature documentali cairesi del settecento

AAA467 la pastorella cairese di Gallo - disegno - part.

Vecchie notizie poco note scelte con cura da Bruno Chiarlone Debenedetti

1764, dicembre. L’avvocato Domenico Del Campo figlio del fu Bartolomeo, residente nella città di Torino, avvocato fiscale per sua maestà degli auditori di corte, di caccia e di guerra, tramite il suo procuratore rev. Francesco Viola fu Gio Batta del presente luogo di Cairo ha dato ceduto e venduto al notaio Carlo Sanguinetti fu Gio Batta di Cairo un corpo di casa sito in detto presente luogo tra le due contrade denominate una la Confraria e l’altra dello Spedale.


Alla quale confinano dette due contrade il palazzo lasciato in eredità dal fu marchese Giuseppe Scarampi, i fratelli Biestri, Giuseppe Ceppo, eredi Gavella. Più un orto sito nel recinto, nella contrada del pozzo soprano o sia Requaro, più un altro corpo di casa senza solari ed in cattivo stato sita nella contrada dello Spedale confinante Filippo Fontana sotto, Bartolomeo Eiraldo sopra ed eredi Gio Batta Fontana dietro.

Quali case ed orto il detto rev. Viola dichiara franche e libere da ogni canone, livello, ipoteca e servitù. Il tutto si pattuisce al prezzo di lire duemila trecento e ottanta regie di Piemonte ossia tremila quattrocento di Genova.

1767, maggio 20. Il conte  Antonio Adriano Busca di Neviglie vende un giardino (ossia un orto, ndr.) nel recinto di Cairo al notaio Domenico Barlocco di Gottasecca abitante a Cairo.

1793, febbraio 9. Per la morte del reverendo don Ottavio Panelli, rettore del beneficio ecclesiastico sotto il titolo della Concezione della Beata Vergine Maria nella chiesa di San Lorenzo, avvenuta il 15 agosto 1792, la marchesa Teresa Ponte di Scarnafiggi Seyssel d’Aix nomina don Giuseppe Chiarlone a detta cappellania.

Bruno Chiarlone 

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