Italia

Buon cibo: esame startup superato, ora quello di Stato

OLYMPUS DIGITAL CAMERAChiuso domenica l’evento “Capitale della Cultura del Buon Cibo – Festival della Dieta Med-Italiana”

21 diplomandi superano l’esame della start up. Il loro Festival è un successo su tutti i fronti

A 40 giorni dall’esame di Stato organizzano un evento con 20 seminari

ed incontri, oltre 70 espositori dell’agroalimentare e 62.000 visitatori

Lecce – Hanno iniziato a lavorarci a 16 anni, quando erano in 3^, e in questi tre anni hanno operato ininterrottamente al loro progetto, una vera e propria start up per creare business nel settore agroalimentare del Salento. Hanno ideato e registrato il brand ed il logo “Dieta Med-Italiana” che, come suggerisce il nome stesso, fa leva sullo stile alimentare e di vita più sano e corretto al mondo per promuovere i buoni prodotti di decine e decine di piccoli produttori locali. Con il nuovo brand hanno fatto comunicazione a 360 gradi, soprattutto sfruttando la rete e i socia network, hanno ideato campagne a favore dell’olio extravergine d’oliva e altri prodotti della dieta mediterranea e, soprattutto, hanno organizzato tre edizioni di un grande evento nella principale piazza della città, il Festival della Dieta Med-Italiana, di cui l’ultima si è svolta dal 26 aprile al 4 maggio, con un grande successo su tutti i fronti. Hanno lavorato in totale autonomia, come gruppo classe, e sono i 21 studenti e studentesse della 5^B dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce.


Se vogliamo, questa terza edizione del Festival è partita già sotto una buona stella, ad iniziare dal fatto che i ragazzi hanno voluto dargli un nome importante e ben augurale, ossia “Capitale della Cultura del Buon Cibo”, è a sostegno della candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019, ha ottenuto, forse la prima in Italia, l’importante patrocinio di “Expo2015 Progetto Scuola” e, ancora, il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole con lettera firmata di pugno dal ministro Maurizio Martina.

A differenza della maggior parte dei grandi eventi in Italia, i quali sono organizzati da istituzioni e che chiamano in causa i giovani perché è importante il loro coinvolgimento, questo Festival funziona al contrario, è organizzato totalmente dai giovani e sono le istituzioni ad essere chiamate in causa perché i ragazzi pensano che siano importanti e queste ultime hanno risposto tutte con entusiasmo, parliamo innanzitutto della Provincia di Lecce, in persona dell’assessore alle politiche agricole Francesco Pacella, del Comune di Lecce, in persona del sindaco Paolo Perrone e degli assessori Luciano Battista (attività produttive) e Alessandro Delli Noci (politiche giovanili), della Camera di Commercio locale, in persona del presidente Alfredo Prete e del comitato Lecce2019, in persona del coordinatore artistico Airan Berg. I ragazzi ringraziano di cuore.

Ma veniamo ai fatti, dicevamo che è stato un successo su tutti i fronti e questi dati ne sono la prova. Il Festival ha registrato:

  • 20 seminari e incontri che hanno visto la collaborazione attiva di A.Bi.Sa – Associazione Biologi Nutrizionisti, Asl Lecce / SIAN, Circolo didattico “Cesare Battisti”, Coldiretti, Cia, Provincia di Lecce, Salento d’Amare, Ciheam / Iamb, MedLS, Lecce2019;
  • 9 giorni di esposizione e degustazione di prodotti sani e genuini di oltre 70 piccoli produttori locali (olio evo, cereali, legumi, latticini, sott’oli, vino, pesce, …);
  • la nuova sezione High Quality Street Food (cibo da strada di qualità) con i molteplici prodotti del Vincotto Experience, insieme alle “cazzateddhre”, alle “pittule” alla “cupeta” e alla birra artigianale made in Salento;
  • 62.000 visitatori, di cui il 68% turisti;
  • il pienone di ospiti nei ponti del 25 aprile e del 1 maggio presso gli hotel ed i b&b di Lecce grazie alla proposta low cost “Formula 30-20-10”, implementata e diffusa dai ragazzi stessi;
  • la presentazione del “pasticciotto elettronico” da parte di Gianni Ippoliti e Pierpaolo Lala;
  • la visita di una delegazione di Rotariani piemontesi e francesi per il tramite di Giuseppe Mauro Ferro, presidente di Rotary Club Lecce.

Cosa aggiungere ancora? Forse solo un grande “in bocca al lupo” per i prossimi esami di Stato e poi …si pensa al lavoro. Le basi sono ormai fondate.

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