Sclerosi Multipla: da Palermo interessante studio sulla CCSVI di Zamboni
E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Blood Coagulation & Fibrinolysis uno studio italiano intitolato “Il trattamento endovascolare dell’insufficienza venosa cronica cerebro-spinale nei pazienti con sclerosi multipla modifica i marcatori di circolazione della disfunzione endoteliale e dell’attivazione della coagulazione: uno studio prospettico“.
Alcuni ricercatori italiani, coordinati dalla dott.ssa Mariasanta Napolitano dell’Università di Palermo, hanno condotto uno studio prospettico osservazionale monocentrico per valutare i parametri dell’attivazione della coagulazione e della disfunzione endoteliale nei pazienti con sclerosi multipla sottoposti a trattamento endovascolare per l’insufficienza venosa cerebro-spinale. Tra febbraio 2011 e luglio 2012, sono state eseguite ed analizzate prospetticamente 144 procedure endovascolari su 110 pazienti con sclerosi multipla ed insufficienza venosa cronica cerebro-spinale. Ogni paziente è stato incluso nello studio secondo criteri precedentemente pubblicati, valutati dagli investigatori prima dell’arruolamento. I parametri di disfunzione endoteliale e di attivazione della coagulazione sono stati determinati prima della procedura e durante il follow-up rispettivamente a 1, 3, 6, 9, 12, 15 e 18 mesi dopo il trattamento. Dopo la procedura endovascolare, i pazienti sono stati trattati con terapie standard, con l’aggiunta di mesoglicano. Il cinquantacinque per cento dei pazienti ha avvertito un esito favorevole della sclerosi multipla entro 1 mese dopo il trattamento, il 25% è regredito nei successivi tre mesi, il 24,9% non ha avvertito alcun beneficio. Nel solo 0,1% dei pazienti, è stata osservata una recidiva acuta ed è stata trattata con terapia immunosoppressiva ad alto dosaggio. Non sono state osservate complicanze maggiori. I parametri di attivazione della coagulazione e della disfunzione endoteliale si sono ridotti a 1 mese e stabilizzati fino a 12 mesi di follow-up, e sono stati inoltre associati ad un buon risultato clinico. Le procedure endovascolari eseguite da personale qualificato sono ben tollerate; esse possono essere associate ad altri trattamenti attualmente adottati. Le correlazioni tra infiammazione, attivazione della coagulazione e malattie neurodegenerative sono qui supportate dalle variazioni osservate nei livelli plasmatici dei marcatori di attivazione della coagulazione e della disfunzione endoteliale.