Sclerosi Multipla: uno studio su ferro e deterioramento cognitivo
E’ stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica American Journal of Neuroradiology (AJNR) uno studio intitolato “Volume del ferro nella materia grigia profonda: associazione con il deterioramento cognitivo nella sclerosi multipla“.
Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Buffalo (New York), c’è una correlazione ben consolidata tra l’atrofia della materia grigia profonda e la disfunzione cognitiva nella SM. Tuttavia, la causa di questi segni di neurodegenerazione è poco conosciuta. L’accumulo del ferro nella materia grigia profonda è maggiore nei pazienti con sclerosi multipla rispetto ai controlli sani di pari età e sesso, e potrebbe contribuire alla progressione della malattia. Il loro obiettivo era quello di valutare la relazione tra ferro e cognizione in diverse strutture della materia grigia profonda, tenendo conto dell’influenza della perdita di volume.
Ottantacinque pazienti con SM e 27 volontari sani sono stati sottoposti a risonanza magnetica a 3T e ad esame neuropsicologico. E’ stata usata una fase filtrata di SWI per analizzare la fase media di voxel a bassa fase, indicativi di accumulo di ferro anormale.
Correlazioni tra fase media di voxel a bassa fase e test cognitivi sono stati trovati nel caudato (r = 0,240 e 0,232), putamen (r = 0,368, 0,252 e 0,238), pallido (r = 0,235), e talamo (r = 0.244, 0.255 e 0.251) (P <.05). Tuttavia, le correlazioni tra il volume della struttura e la cognizione erano più robuste. Inoltre, l’introduzione del volume della struttura nell’analisi di regressione gerarchica dopo le metriche del ferro ha migliorato significativamente la maggior parte dei modelli, e la fase media di voxel a bassa fase non tiene conto della varianza significativa dopo il volume.
Al termine dello studio, secondo gli autori, questi risultati suggeriscono che l’accumulo di ferro svolge un ruolo significativo, se minore, nel deterioramento cognitivo della SM.
Fonte: http://www.ajnr.org/content/early/2014/06/19/ajnr.A3998.abstract
COMMENTO SU TWITTER DEL PROF. ZAMBONI:
“Il ferro nel cervello altera la funzione cognitiva. C’è un legame tra il carico di ferro e la CCSVI?”