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E’ reato di omissione di soccorso se non si assiste l’investito, anche se questi non giace a terra

avv. Eugenio Gargiulo
avv. Eugenio Gargiulo

La Suprema Corte di Cassazione, in una sua recentissima sentenza ha affermato che rischia il carcere fino a tre anni e la sospensione della patente chi, dopo aver investito un pedone, non ottempera all’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza, anche se la vittima, dopo l’impatto con il veicolo, non cade per terra e si reca al pronto soccorso in un secondo momento.

Inoltre, l’obbligo di prestare soccorso ai danneggiati, subito dopo l’incidente stradale, deve durare per tutto il tempo necessario all’espletamento delle prime indagini rivolte a identificare il conducente e il veicolo condotto. ( in tal senso Cass. sent. n. 34495/14.)

Il reato di “fuga”  (art. 189, comma 6 cod. str.) scatta anche se il reo non ha la consapevolezza della necessità di prestare assistenza alla vittima: per cui, se l’infortunato, dopo l’impatto con il veicolo, è in grado di mantenere l’equilibrio, non cadendo neppure a terra, si configura ugualmente l’omissione di soccorso.

Conseguentemente, l’illecito penale scatta anche nel caso in cui il colpevole effettui, sul luogo del sinistro, una veloce sosta momentanea, senza consentire la propria identificazione, né quella del proprio veicolo!

Foggia, 6 agosto 2014                                                           Avv. Eugenio Gargiulo

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