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Sclerosi Multipla: alterata reattività cerebrovascolare nella SM

s_cover_n0814 E’ stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica JAMA Neurology un interessante studio intitolato “Alterata reattività cerebrovascolare nella sclerosi multipla“.

Secondo alcuni ricercatori americani, la reattività cerebrovascolare (CVR) è un indicatore inerente alla capacità dilatatoria delle arteriole cerebrali da uno stimolo vasomotorio per il mantenimento di un aumento spontaneo e immediato del flusso ematico cerebrale (CBF) in risposta ad attivazione neurale. L’integrità di questo meccanismo è essenziale per preservare un abbinamento (coupling) neurovascolare sano; tuttavia, a loro conoscenza, nessuno studio ha indagato se ci sono anomalie della CVR nella sclerosi multipla (SM).

E’ stata utilizzata la risonanza magnetica a perfusione ipercapnica per valutare la compromissione della CVR nei pazienti con SM.

Un totale di 19 volontari sani e 19 pazienti con SM sono stati sottoposti a perfusione con risonanza magnetica basata su spin labeling arteriosa pseudocontinua per misurare la CBF nella normocapnia (cioè, respirando aria ambiente) e nell’ipercapnia. La condizione di ipercapnia è stata ottenuta respirando una miscela di gas al 5% di anidride carbonica, che è un potente vasodilatatore che provoca un aumento del CBF.

La reattività cerebrovascolare è stata calcolata come l’incremento percentuale del CBF da normocapnico a ipercapnico normalizzato dalla variazione di anidride carbonica di fine espirazione, che è stata registrata durante entrambe le condizioni. L’analisi di gruppo è stata effettuata dal confronto della CVR locale e globale tra pazienti e controlli. L’analisi di regressione è stata effettuata anche tra i valori della CVR, il carico lesionale, e le misure di atrofia cerebrale nei pazienti con SM.

Una significativa diminuzione media (SD) della CVR della materia grigia globale è stata trovata nei pazienti con SM (3,56 [0,81]) rispetto ai controlli sani (5,08 [1,56], p = .001). L’analisi voxel-by-voxel ha mostrato una riduzione diffusa della CVR in più aree dei pazienti con SM. C’era una significativa correlazione negativa tra la CVR della materia grigia e il volume delle lesioni (R = 0.6, P = .004) e una significativa correlazione positiva tra la CVR della materia grigia globale e l’indice di atrofia della materia grigia (R = 0.5, P = .03).

Al termine dello studio, secondo gli autori, i loro risultati di imaging quantitativo suggeriscono una compromissione nella fisiopatologia funzionale cerebrovascolare, misurata da una diffusa diminuzione della CVR, che può essere la causa della neurodegenerazione nella SM.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25133874

COMMENTO SU TWITTER DEL PROF. PAOLO ZAMBONI (https://twitter.com/zambo57/status/501845143004397568):

“Le arteriole del carvello si vasodilatano meno nella Sclerosi Multipla inducendo ipoperfusione e carenza di ossigeno.”

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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