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Sclerosi Multipla: alterata reattività cerebrovascolare nella SM

E’ stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica JAMA Neurology un interessante studio intitolato “Alterata reattività cerebrovascolare nella sclerosi multipla“.

Secondo alcuni ricercatori americani, la reattività cerebrovascolare (CVR) è un indicatore inerente alla capacità dilatatoria delle arteriole cerebrali da uno stimolo vasomotorio per il mantenimento di un aumento spontaneo e immediato del flusso ematico cerebrale (CBF) in risposta ad attivazione neurale. L’integrità di questo meccanismo è essenziale per preservare un abbinamento (coupling) neurovascolare sano; tuttavia, a loro conoscenza, nessuno studio ha indagato se ci sono anomalie della CVR nella sclerosi multipla (SM).

E’ stata utilizzata la risonanza magnetica a perfusione ipercapnica per valutare la compromissione della CVR nei pazienti con SM.

Un totale di 19 volontari sani e 19 pazienti con SM sono stati sottoposti a perfusione con risonanza magnetica basata su spin labeling arteriosa pseudocontinua per misurare la CBF nella normocapnia (cioè, respirando aria ambiente) e nell’ipercapnia. La condizione di ipercapnia è stata ottenuta respirando una miscela di gas al 5% di anidride carbonica, che è un potente vasodilatatore che provoca un aumento del CBF.

La reattività cerebrovascolare è stata calcolata come l’incremento percentuale del CBF da normocapnico a ipercapnico normalizzato dalla variazione di anidride carbonica di fine espirazione, che è stata registrata durante entrambe le condizioni. L’analisi di gruppo è stata effettuata dal confronto della CVR locale e globale tra pazienti e controlli. L’analisi di regressione è stata effettuata anche tra i valori della CVR, il carico lesionale, e le misure di atrofia cerebrale nei pazienti con SM.

Una significativa diminuzione media (SD) della CVR della materia grigia globale è stata trovata nei pazienti con SM (3,56 [0,81]) rispetto ai controlli sani (5,08 [1,56], p = .001). L’analisi voxel-by-voxel ha mostrato una riduzione diffusa della CVR in più aree dei pazienti con SM. C’era una significativa correlazione negativa tra la CVR della materia grigia e il volume delle lesioni (R = 0.6, P = .004) e una significativa correlazione positiva tra la CVR della materia grigia globale e l’indice di atrofia della materia grigia (R = 0.5, P = .03).

Al termine dello studio, secondo gli autori, i loro risultati di imaging quantitativo suggeriscono una compromissione nella fisiopatologia funzionale cerebrovascolare, misurata da una diffusa diminuzione della CVR, che può essere la causa della neurodegenerazione nella SM.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25133874

COMMENTO SU TWITTER DEL PROF. PAOLO ZAMBONI (https://twitter.com/zambo57/status/501845143004397568):

“Le arteriole del carvello si vasodilatano meno nella Sclerosi Multipla inducendo ipoperfusione e carenza di ossigeno.”

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