Sclerosi Multipla e CCSVI: raccomandazioni per un protocollo ecocolordoppler
E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Acta Phlebologica, organo ufficiale del Collegio Italiano di Flebologia, un articolo intitolato “Simboli e terminologia per la mappatura Eco ColorDoppler dei vasi sanguigni afferenti al cervello: raccomandazioni per un protocollo“.
Secondo alcuni ricercatori italiani, l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) è una sindrome caratterizzata da reflusso, stenosi o blocco del flusso delle vene giugulari interne, vertebrali e/o azygos, con flusso disturbato e la formazione di circoli venosi collaterali. L’ecocolordoppler (ECD) per valutare la CCSVI è un esame molto difficile e lungo, necessita di circa un’ora di lavoro per un ecografista esperto. Si tratta di: valutazione ECD venoso delle principali vene che drenano il cervello in posizione supina, valutazione ECD venoso in posizione verticale, test del respiro di Manconi, test di rotazione del collo, manovra di Valsalva, valutazione transcranica delle vene profonde e misura del 3° ventricolo. Il vero problema della valutazione è quello di ricordare i cinque criteri della CCSVI che spesso possono causare molti errori. Per raccogliere con la stessa procedura standard la valutazione ECD della relazione della mappa, gli autori propongono l’uso di una terminologia condivisa e di simboli specifici che vengono indicati nell’articolo. L’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulla CCSVI (www.osservatorioccsvi.org ) utilizza, per la raccolta dati di ECD nella sua piattaforma informatica, il programma MEM-net, che funziona su internet, e con il suo algoritmo fa un controllo in cieco della relazione ECD ed evita la figura del revisore in modo da eliminare un altro possibile errore umano e l’interpretazione soggettiva della valutazione.
Fonte: http://www.minervamedica.it/it/riviste/acta-phlebologica/articolo.php?cod=R43Y2014N02A0057