Magia e Misteri

Corsi tarocchi e arti divinatorie al Circolo Culturale Fondazione Amon di Genova

2 papessaIl Circolo Culturale Fondazione Amon di Genova, come ogni anno apre la stagione dei corsi e seminari con: Tarocchi, Arti Divinatorie e Magia Naturale.

I corsi prevedono una formazione teorica e pratica su cosa sono i tarocchi (storia e leggenda) i significati divinatori, metodi di utilizzo.

Le lezioni saranno tenute da Marco Alex Pepè e Piero Mura

I corsi si terranno nella sede di Genova, per poter partecipare o avere informazioni si può telefonare al 338.9117161 o scrivere a fondazioneamon@live.it

Marco Alex Pepè, meglio conosciuto come “Mago Alex”, noto, oltre che per le sue apparizioni televisive, anche come studioso di esoterismo, Leggende Locali  e simbologia  Tarocchi;

Piero Mura, noto quale Harry Potter  Italiano conosciuto dal pubblico italiano per le sue apparizioni televisive in campo nazionale è presidente dell’Accademia delle Arti Magiche


 

I TAROCCHI

I tarocchi come li conosciamo oggi sono composti da 78 carte; 56 sono noti come arcani minori o carte dei segreti minori, le rimanenti 22 carte sono note come Arcani Maggiori detti anche tappe del destino dell’uomo.

L’origine dei Tarocchi è ignota, come ignoti sono agli occhi dei profani i contenuti simbolici che i 22 Arcani Maggiori esprimono nella loro pienezza.

Contrariamente a quanto comunemente si pensa, i Tarocchi non servono soltanto a divinare il futuro, anzi, questa è l’ultima delle sue applicazioni più semplici.

Infatti gli arcani maggiori debbono essere considerati come le chiavi d’accesso per un universo ricco di simbolismo esoterico, di saggezza ancestrale, un mezzo con cui scandagliare i misteri che da sempre accompagnano l’evolversi delle civiltà.

Mistici, filosofi, maghi sono concordi che le immagini di cui sono composti gli arcani sono strettamente legate alla mitologia classica, alla cabala, alla numerologia e a molte altre discipline iniziatiche, costituendo così un grosso bagaglio storico e culturale.

Le popolazioni gitane consideravano i Tarocchi come un libro o come la Bibbia del destino, mentre gli ecclesiastici li consideravano ingiustamente la Bibbia del Diavolo, intuendo il pericolo di destabilizzazione che poteva portare al potere temporale della chiesa, soprattutto in un’epoca di confusione storica, dove gli individui venivano privati dei valori essenziali.

 Il linguaggio simbolico contenuto negli arcani fu uno stratagemma degli antichi sapienti per preservare la conoscenza, soprattutto in quei periodi storici in cui era severamente proibito credere in qualcosa di diverso dal dogma costituito.

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