Salute

Assistenza sanitaria, Housing First, Progetto Bellezza: dall’assistenza all’integrazione delle persone senza dimora

 progetto arcaPresentati i tre progetti innovativi al convegno per i primi 20 anni di Progetto Arca

1994-2014: Fondazione Progetto Arca onlus compie 20 anni.

20 anni a Milano, Roma e Napoli sul fronte della prima accoglienza delle persone indigenti; 20 anni di risposta concreta ai bisogni sociali delle persone senza dimora.

“Per i prossimi 20 anni ci siamo posti un nuovo e ambizioso obiettivo”, assicura il presidente Alberto Sinigallia “Non vogliamo e non possiamo infatti più limitare il nostro lavoro all’assistenza, cioè all’offerta del primo aiuto e della soddisfazione dei bisogni primari (come bere, mangiare e dormire, legati cioè alla sopravvivenza dell’uomo). È necessario che ci occupiamo anche di integrazione, supportando le persone affinché riacquistino stima verso se stesse, indipendenza e autonomia”.


Sulla base di questa idea, 3 sono i progetti futuri – tutte esperienze pilota in Italia ed avanguardie a livello europeo – che Progetto Arca ha ideato e sta avviando.

Il primo programma riguarda l’integrazione socio-sanitaria, e in particolare una struttura a Milano per l’assistenza medica alle persone senza dimora ricoverate e dimesse dagli ospedali. Si tratta di un servizio avviato a gennaio 2014 insieme a Medici Senza Frontiere, nell’ambito dell’ASL cittadina e in collaborazione con il Comune di Milano, che dedica 20 posti letto post acute all’interno del Centro di accoglienza di via Mambretti (proprietà del Comune, gestito da Progetto Arca con bando ventennale), per fornire assistenza sanitaria ai senza dimora ricoverati per malattie gravi e poi dimessi, ma ancora bisognosi di ricevere cure.

Con un’équipe di 11 operatori sanitari e medici, che permettono di fornire cure mediche e infermieristiche 24 ore su 24, il progetto è tuttora in corso. Dal 1° ottobre il know-how sul fronte sanitario è passato da MSF a Progetto Arca, che oggi quindi si occupa a 360° dell’accoglienza e della gestione degli ospiti.

L’obiettivo, nei prossimi anni, è di sviluppare presso il Centro di Mambretti come in altre strutture di accoglienza gestite dalla fondazione, dei centri polifunzionali (con posti letto, assistenza sanitaria, assistenti sociali e psicologi) che siano luoghi di integrazione pronti a rispondere a ogni esigenza delle persone in difficoltà.

Il secondo progetto è l’Housing First, che prevede il rovesciamento dei tradizionali modelli di intervento: se fino a oggi accoglienza e accompagnamento delle persone senza dimora procedevano lungo una scala a gradini progressivi (dal marciapiede al dormitorio, da questo alle comunità, ai gruppi appartamento, a varie forme di convivenza, solo dopo molto tempo a un alloggio proprio), l’approccio Housing First prevede il passaggio diretto dalla strada all’appartamento gestito in autonomia.

Nato a New York negli anni 90 con il nome di Pathways to Housing, questo approccio consente di aumentare la percentuale di persone integrate e al contempo di ridurre i tempi e i costi dei percorsi di reinserimento abitativo e sociale. I risultati parlano chiaro: l’80% delle persone riesce a mantenersi la casa a due anni dall’inserimento nel programma, e i costi per l’amministrazione e la sanità pubblica si riducono del 50% rispetto ai metodi tradizionali (fonte: FioPSD – Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora). Anche nelle città europee dove è stato sperimentato (Lisbona, Amsterdam, Copenhagen, Glasgow, Budapest), il tasso di housing retention dopo due anni va dal 50% al 90%.

Progetto Arca è membro del comitato scientifico del Network Housing First Italia e sta avviando a Milano il progetto sperimentale di Housing First con 3 appartamenti per 3 persone senza dimora.

Il terzo obiettivo del futuro di Progetto Arca è il Progetto Bellezza, che supporta la concezione dei dormitori non solo come luoghi di accoglienza, ma anche come luoghi di ricostruzione della socialità belli e funzionali. L’obiettivo è rendere gli spazi accoglienti, ospitali e aperti al territorio.

In questo percorso di social design – dove sono coinvolti in fase di progettazione ospiti, operatori, creativi, antropologi e architetti – Progetto Arca è affiancata dal Politecnico e dall’Università di Torino, e la prima struttura così concepita sarà inaugurata entro fine anno nella nuova sede milanese della Fondazione (in Via degli Artigianelli).

I tre progetti sono stati presentati al convegno per i 20 anni di Progetto Arca “Integrazioni possibili: nuovi orizzonti per il sociale” (Milano, 13 novembre 2014).

Sono disponibili gli atti del convegno per approfondimenti.

 

progettoarca.org

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youtube.com/fondazionearca

 

 

 

 

Milano, 13 novembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

Ufficio Stampa Fondazione Progetto Arca onlus

Aragorn – Silvia Panzarin

tel. 02 46546752 – cell. 345 7434595

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