Editoriali

Il CSC-Cineteca Nazionale e il Torino Film Festival per i 90 anni di Giulio Questi

Giulio1969Il CSC- Cineteca Nazionale e il Torino Film Festival propongono una retrospettiva del regista e scrittore Giulio Questi, curata da Domenico Monetti, Emiliano Morreale, Luca Pallanch. Si potranno rivedere il western di culto, interpretato da un magnetico Tomas Milian, Se sei vivo spara (1967); la versione integrale e vista solamente all’epoca del visionario thriller pop con Trintignant e Lollobrigida, La morte ha fatto l’uovo (1968), l’etnografico Arcana (1972) con Lucia Bosé e il gotico Il passo, episodio di Amori pericolosi (1964). Verranno, inoltre, proiettati alcuni suoi cortometraggi realizzati in totale solitudine, autarchici e fuori dagli schemi, editati in dvd dalla Ripley’s con il titolo By Giulio Questi. In programma anche: Dottor Schizo e Mister Phrenic, Tatatatango, Vacanze con Alice, Visitors.


Durante il Festival, verrà presentata l’autobiografia di questo «Buñuel della Val Brembana», come al tempo lo definì uno spettatore d’eccezione, Oreste Del Buono. Questi fu partigiano, collaboratore del «Politecnico» di Vittorini, attore per caso per Fellini ne La dolce vita e per Germi in Signore & Signori, aiuto regista di Zurlini e Rosi, amico e collaboratore ombra di Antonioni. È diventato famoso nella Roma anni Cinquanta per aver fatto cadere in Lambretta Pratolini. Ha fatto coppia con il geniale montatore Kim Arcalli. Ha girato il mondo con il produttore Daniele Senatore: insieme hanno tirato coca nel bagno di Richard Burton, dormito nel letto della Loren a Central Park, aperto uffici a New York, Los Angeles e Cartagena. Si è divertito con Gabriel García Marquez nell’isola di Baru. Insomma, nella vita non si è fatto mancare nulla… Il regista e scrittore Giulio Questi, recentemente vincitore del premio Piero Chiara per la raccolta di racconti Uomini e comandanti (Einaudi, 2014), ha rievocato la sua avventurosa esistenza nel volume Se non ricordo male. Frammenti autobiografici raccolti da Domenico Monetti e Luca Pallanch (Rubbettino editore, in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, 2014).

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